Novara - “La collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale alla luce del forte ritorno di risorse sulla parte degli investimenti che sta arrivando ai Comuni, specialmente nella fase di gestione di ciò che si va a costruire e realizzare. Ecco perché diventa sempre più importante esplorare nuove strade e forme di collaborazione per costruire in modo innovativo il processo di gestione dei vari beni. I comuni iniziano a mettersi in rete, a studiare nuove forme di governance di questi processi e questo è un valore aggiunto fortissimo”. Il Sindaco di Novara Alessandro Canelli ha aperto così la prima tappa di “Città in scena”, il Festival diffuso della rigenerazione urbana, promosso il 14 aprile da Ance - Associazione Nazionale Costruttori Edili, Associazione Mecenate 90, CIDAC - Associazione delle Città d'Arte e Cultura e Fondazione Musica per Roma, con il patrocinio di IN/ARCH. Un festival che si concentra sulla valorizzazione della forte capacità progettuale delle città italiane, in particolare quelle intermedie, raccontando i progetti di rigenerazione urbana che in questi ultimi anni si sono realizzati nel Paese.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i seguenti progetti: Aosta “Pinqua - Quartiere Cogne”;
Genova “Giardini Luzzati Spazio Comune”; Torino “Masterplan del Politecnico di Torino”; Cuneo “Parco Urbano Ferruccio Parri”; Novara “Rigenerare un quartiere modello di Sant’Andrea”; Savona “Palazzo della Rovere - il nuovo polo culturale per la città di Savona”; Genova “Restauro e riqualificazione ex ospedale San Paolo”; Grugliasco “Epicentro”.
“La rigenerazione per definizione deve generare qualcosa di nuovo e come processo di governo prevede la partecipazione di una molteplicità di soggetti – commenta Ledo Prato, Segretario generale Mecenate 90 - Con questo Festival abbiamo voluto ampliare la platea degli interlocutori, come le imprese, per condividere un pensiero sulla generazione urbana che metta a frutto il lavoro che è stato fatto in questi anni. L’obiettivo è capire insieme come migliorare la vita delle persone attraverso dei processi partecipativi, trovando luoghi e modi per costruire un pensiero comune, mettendo accanto al tema della sostenibilità economica quello della sostenibilità culturale e sociale”.