Novara - Anche la Squadra Mobile di Novara ha contribuito al buon esito del “Progetto Dragone”, ideato dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e avente come obiettivo il monitoraggio delle attività economiche gestite da cittadini di origine cinese. A partire dalla fine del mese di marzo 2012, dopo aver svolto un monitoraggio degli esercizi commerciali d’interesse, sono partiti i controlli, effettuati unitamente a personale della Direzione Provinciale del lavoro e dello SPRESAL di Novara. Locali pubblici e laboratori tessili sono stati passati al setaccio, riscontrando numerose irregolarità di carattere prevalentemente penale. In particolare, sono stai sottoposti ad accurato controllo 5 aziende tessili, site nei comuni di Cerano e Trecate, e due esercizi pubblici aventi sede in questo capoluogo.
In 3 laboratori su 5 si è avuto modo di constatare il fenomeno dell’impiego sistematico di manodopera irregolare: diversi cinesi clandestini sono stati sorpresi mentre erano intenti a lavorare sulle macchine per la produzione di capi d’abbigliamento. I titolari sono stati denunciati e coloro che erano sprovvisti di titolo di soggiorno sono stati avviati all’espulsione.
In alcuni casi i gestori del laboratorio sono stati denunciati anche per favoreggiamento della permanenza clandestina: all’interno dei magazzini sono stati trovati, infatti, alcuni posti letto, in condizioni fatiscenti, occupati dagli stessi lavoratori irregolari.
Intollerabili, nella maggior parte dei casi, le condizioni di lavoro nelle quali sono stati sorpresi i lavoratori, anche dal punto di vista igienico-sanitario. La situazione peggiore che ci si è trovati di fronte è stata quella di una coppia, con bambino appena nato, che era rinchiusa in uno stanzino di 10 mq, sprovvisto totalmente di finestre, e con un’unica porta chiusa dall’esterno da parte del “padrone”. In un altro caso è stato scoperto un tunnel che dal magazzino conduceva vicino alla recinzione perimetrale della proprietà, in modo da consentire la fuga dei clandestini in caso di controlli da parte delle Forze dell’ordine: all’interno di quel tunnel, infatti, sono stati trovati due cinesi clandestini che cercavano di far perdere le loro tracce, lì nascondendosi un attimo prima dell’ingresso del personale di Polizia. Ancora, sono stati accertati casi nei quali il lavoratore sorpreso sulle macchine cucitrici, pur titolare di permesso di soggiorno, non figurava, tuttavia, fra i dipendenti della ditta in quanto mai messo in regola. Numerosissime sono state le violazioni riscontrate per l’inottemperanza alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: in ognuno dei laboratori controllati sono state elevate sanzioni. In un caso, in particolare, l’impianto elettrico era talmente precario da essere stato considerato, dal personale specialistico dello SPRESAL, fonte di elevato rischio di contatto elettrico diretto. A causa delle irregolarità riscontrate, tutti i laboratori tessili sono stati sottoposti alla chiusura temporanea dell’attività, con obbligo di adeguamento alle normative in materia di sicurezza sul lavoro. Sanzioni amministrative, invece, sono state elevate a carico dei gestori di due bar a Novara per irregolarità, in particolare, nella conservazione dei cibi destinati alla vendita al pubblico.