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Novara - "Attraverso il progetto “FadaBrav” passano diversi temi particolarmente sentiti dalla nostra Amministrazione". Il sindaco Alessandro Canelli rimarca "la qualità sul piano sociale di quest’iniziativa voluta dai nostri Servizi sociali, ideatori del primo presidio socio-educativo con sede a Sant’Agabio rivolto all’utenza novarese. Le prime attività, avviate da circa cinque anni, sono state di tipo prettamente educativo e tra queste è stato previsto, nella sede dell’ex-CdQ di Sant’Agabio in via Falcone 9, un laboratorio di piccole manutenzioni e restauro. Nell’aprile di quest’anno la normale attività si è evoluta in un vero e proprio progetto strutturato e condiviso con alcune realtà associative novaresi, ovvero Sincronie, Sermais e Housing Lab, coinvolte attraverso una manifestazione d’interesse. Da questa partnership è nato, appunto, il progetto “FadaBrav – Falegnameria sociale”. Si tratta di una sperimentazione, sostenuta grazie a Fondazione della Comunità del Novarese. Gli obiettivi sono la rivitalizzazione di un bene comune attivando il cosiddetto “protagonismo di quartiere”, la nascita della prima falegnameria sociale e il potenziamento e l’innovazione di percorsi di inclusione sociale. Questi tre obiettivi si traducono in una più ampia visione di rigenerazione urbana, che è quanto vorremmo arrivare a estendere a tutti i quartieri cittadini".
Il primo importante evento curato da “FadaBrav” 2è stata la “Festa dei vicini” che si è tenuta lo scorso 27 maggio: gli operatori e i volontari delle associazioni – ricorda il sindaco – hanno avuto per tutta la giornata, organizzata sulla base di un format condiviso da numerosi Paesi nel mondo, l’occasione di presentare sia i lavori di ristrutturazione eseguiti all’interno della sede, sia anche le attività che vi vengono svolte una volta alla settimana. La giornata tra l’altro ha dato modo di raccogliere i suggerimenti e le aspettative da parte delle numerose persone che vi hanno partecipato: questo si tradurrà in una nuova rimodulazione dei tempi di apertura della sede di via Falcone e dell’organizzazione di nuove iniziative".
Il presidente della Fondazione Comunità Novarese Cesare Ponti ricorda che "il progetto “FadaBrav” è l’unico che la nostra Fondazione ha scelto, lo scorso anno, di sostenere sul Bando “Oltre i luoghi comuni. Attivazione di comunità e coesione sociale” perché ne rispecchia tutte le caratteristiche. Abbiamo ritenuto vincente l’idea di un laboratorio di sperimentazione e di condivisione di un sapere antico ma sempre attuale e di uno spazio di inclusione sociale dedicato a soggetti svantaggiati soprattutto in un quartiere periferico e, spesso, lasciato ai margini come quello di Sant’Agabio. Ma abbiamo apprezzato molto anche la Rete di soggetti che gravita intorno al progetto e che ha realizzato, già anche in questi primi mesi, diverse iniziative di sostegno, trasmettendo grande energia. Per tutti questi motivi abbiamo scelto di contribuire con diecimila euro all’impresa; cifra che è pari alla metà esatta di quella necessaria per la partenza del progetto. La speranza è che la riqualificazione urbana vada di pari passo con la creazione di una nuova piccola comunità che condivida percorsi di attivazione di competenze e si muova verso nuove forme sociali di educazione e di riscatto sociale".