
Novara - Progetto Novara in rete - La pianificazione locale e le reti ecologiche: amministrazioni a confronto. Se ne parla nella Sala consigliare di Palazzo Natta - piazza Matteotti 1 a Novara giovedì 17 novembre a partire dalle 10.
Programma:
10.00 Registrazione dei partecipanti
10.30 – 10.45 Saluti della autorità
Giuseppe Cremona – Consigliere Provincia di Novara
Alberto Valmaggia - Assessore Regionale all'Ambiente, Urbanistica, Programmazione territoriale, Parchi
Paolo Siccardi – Area Ambiente Fondazione Cariplo
10.45 -11.15: Il progetto Novara in Rete
Massimo Soldarini - Lipu BirdLife Italia, Giuseppe Bogliani – Università degli Studi di Pavia
11.15 – 11.35: Lo studio di fattibilità urbanistica: risultati e confronto con i Comuni
Paolo Bertolotti - Matteo Bollini - Studio Bertolotti
11.35 – 11.50: Nuove prospettive di pianificazione regionale: la rete ecologica e la carta della Natura
Vincenzo Maria Molinari, Fulvia Zunino – Regione Piemonte
11.50 – 12.00: La rete ecologica provinciale
Tiziana Masuzzo– Provincia di Novara
12.00 -12.30: Discussione e conclusioni
Modera: Claudio Celada - Lipu BirdLife Italia
È gradita la conferma di partecipazione: urbanistica@provincia.novara.it tel. 0321 378772
Studio di fattibilità per la definizione della rete ecologica In Provincia di Novara - Bando Fondazione Cariplo 2013, Area Ambiente "Realizzare la connessione ecologica".
Realizzato da: LIPU (Capofila), Università degli Studi di Pavia, Provincia di Novara, Regione Piemonte, ARPA Piemonte
Durata: Marzo 2014- Dicembre 2016
Obiettivi - Il progetto Novara in rete nasce dalla necessità di rielaborare una rete ecologica della provincia di Novara su solide basi naturalistiche, verificare lo stato di fatto della pianificazione territoriale, rinforzare la salvaguardia della rete fluviale e dei canali.
Gli obiettivi specifici del progetto possono essere riassunti come di seguito:
1. Contrastare la perdita di biodiversità causata dalla frammentazione del territorio, così come dal degrado e dalla distruzione degli habitat, attraverso il miglioramento della funzionalità delle connessioni ecologiche e della matrice permeabile in provincia di Novara per connettere l’area prealpina alla pianura;
2. Verificare il ripristino, ove possibile, della connettività nord-sud tra bioregione alpina e continentale per specie target a diversa mobilità e di diversi taxa, completando la connessione ecologica naturale tra le Alpi e la Pianura e integrare le connessioni sulla direttrice est-ovest tra la pianura vercellese e il Parco Agricolo Sud Milano;
3. Comparare lo stato di fatto e le previsioni future della pianificazione territoriale locale con il disegno di rete individuato, per verificare che ci sia coerenza tra i diversi strumenti di gestione del territorio, ponendo particolare attenzione ai varchi critici;
4. Aumentare la consapevolezza dei portatori d'interesse (istituzioni e cittadinanza) grazie alla divulgazione dei risultati e la partecipazione attiva.
Azioni - Le azioni dello studio di fattibilità possono essere suddivise nelle seguenti 4 tipologie:
· Inquadramento conoscitivo dell’area di intervento e redazione della carta delle connessioni ecologiche
· Fattibilità’ degli interventi: tecnica ed economica
· Fattibilità degli interventi: giuridico amministrativa e politico sociale
· Piano di comunicazione
REDAZIONE DELLA CARTA DELLE CONNESSIONI ECOLOGICHE E APPROFONDIMENTI FAUNISTICI
Per la redazione della carta delle connessioni ecologiche si è proceduto prima individuando le AREE SORGENTI DI BIODIVERSITA’, presenti nel territorio provinciale, grazie ad un approccio expert based già utilizzato in Lombardia (Bogliani et al, 2007), unitamente all’utilizzo di modelli informatici messi a punto da ARPA Piemonte. In questa fase sono stati coinvolti 26 esperti suddivisi in gruppi naturalistici tematici, ognuno dei quali ha messo a diposizione le sue conoscenze scientifiche per mappare le aree maggiormente ricche di biodiversità dalla Provincia.
In seguito all’individuazione delle Aree sorgenti si è proceduto all’identificazione di elementi di connessione che unissero tra di loro le aree sorgenti (corridoi, stepping stone, aree di matrice permeabile diffusa, etc) sulla base di criteri naturalistici, sempre integrando l’approccio expert based con i modelli ideati da ARPA.
Infine, si sono individuate quelle aree in cui sono presenti restringimenti nella rete, i cosiddetti varchi o a situazioni dove è necessario un miglioramento della zona ambientale per garantire la funzionalità delle connessioni ecologiche. Per ogni area critica è stata redatta una scheda di descrizione dello stato di fatto, delle criticità e delle esigenze di miglioramento.
Durante tutto il periodo di progetto sono state condotte indagini naturalistiche di campo, che hanno approfondito le conoscenze sulla distribuzione delle specie di avifauna e teriofauna presenti in Provincia.
FATTIBILITÀ TECNICA
Durante la fase di fattibilità tecnica, sulla base di quanto emerso dagli studi naturalistici, sono state individuate alcune soluzioni progettuali per migliorare la qualità ambientale del corridoio individuato e ipotizzare interventi per deframmentare la rete ecologica oggetto di studio, ad esempio: sottopassi e sovrappassi stradali per la fauna, sistemi di superamento di sponde fluviali antropizzate, rimboschimenti e riqualificazione e recupero di habitat con realizzazione di elementi lineari utili alla fauna selvatica, messa in sicurezza di cavi sospesi o linee elettriche.
Ognuna di queste soluzioni è stata classificata come prioritaria o secondaria a seconda dell’importanza all’interno del territorio di studio e/o della posizione del varco in cui si collocano ed è stato effettuato uno studio di fattibilità che comprende:
- progettazione di massima dell’intervento (compresi i computi metrici preliminari);
- analisi delle componenti geologiche e idrauliche dell’area di intervento;
- analisi dei vincoli e possibili autorizzazioni da richiedere (paesaggistica, archeologica…) nell’area di intervento;
- individuazione dei soggetti esecutori e manutentori delle opere (Enti gestori aree protette o siti Rete natura 2000, Provincia, Comuni, gestori del sistema idrico, agricoltori).
FATTIBILITÀ URBANISTICA
L’analisi è stata condotta a partire dallo studio dei piani regolatori dei singoli comuni (PRG), esaminando eventuali frizioni con il disegno di rete emerso dagli studi progettuali. Si è quindi proceduto ad un confronto diretto con le amministrazioni interessate all’interno del proprio territorio dalla presenza di Aree sorgenti o Corridoi di connessione. Tale processo è stato indispensabile per valutare l’inserimento di quanto emerso dagli studi all’interno della pianificazione locale, al fine di garantire una reale tutela al territorio.
Durante lo svolgimento di quest’azione è stata, inoltre, verificata la congruità della Rete emersa dal progetto con le previsioni già vigenti contenute nel Piano Territoriale Regionale (PTR, PPR, PTA).
Sono state individuate così le aree critiche per la connessione all’interno dei singoli comuni, per le quali, grazie al confronto tra le previsioni urbanistiche attuali e la compatibilità, sono stati ipotizzati gli interventi di miglioramento e di deframmentazione, così come descritto nel paragrafo “Fattibilità tecnica”.
Per ulteriori informazioni e scaricare le relazioni tecniche: www.novarainrete.org