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Progetto prevenzione diabete 2012

Il prof. Gianluca Aimaretti - Endocrinologia e Malattie del Metabolismo Universita’ del Piemonte Orientale AOU Maggiore della Carita’ di Novara

Novara - Le persone che soffrono di diabete nel mondo sono oltre 350 milioni, di cui 2 milioni e 970mila diabetici solo in Italia, secondo l’Italian Barometer Observatory Report 2012. Il rapporto è stato presentato pochi giorni prima del 14 novembre, data in cui si celebra la Giornata Mondiale del Diabete. In concomitanza di questo evento istituito nel 1991 dalla International Diabetes Federation (IDF) e dalla World Health Organization (OMS), Farmacia Fedele, come già nel 2011, ha effettuato due settimane di test gratuiti della glicemia ed altri esami correlati all’interno del progetto promosso da Diabete Italia, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale e con il supporto di Roche. La malattia, è il dato che emerge dall’Italian Barometer Observatory Report 2012, preferisce i sedentari in sovrappeso: 8 persone su 100 che non praticano alcuna attività fisica sono infatti colpite dalla patologia, contro solo l’1% degli sportivi. Anche la bilancia ha il suo ‘peso’. I grandi obesi presentano un rischio di sviluppare il diabete superiore di 60 volte rispetto a chi si mantiene in forma. Consci del valore dell’attività fisica intesa come “Farmaco”, nella campagna di prevenzione diabete 2012, Farmacia Fedele ha desiderato coinvolgere il Centro Alcarotti che, condividendo l’idea proposta, si è reso disponibile ad effettuare con i suoi personal trainers dei test metabolici gratuiti ai clienti che si sottoponevano al test diabete in farmacia.

I dati della Campagna prevenzione Diabete 2012

- Persone in evidente sovrappeso di qualsiasi età

- Clienti con età sopra i 40/45 anni di entrambi i sessi che assumono

• Antipertensivi

• Anticolesterolemici

• Anti iper-uremici

- Pazienti di ambo i sessi che soffrono di

• “Cistiti”

- pazienti che hanno

• familiarità al diabete

• partorito bambini oltre i kg 4,0

• scarsa o nulla attività fisica

I clienti che si sono sottoposti al test nel 2011 erano stati 73 contro i 77 di quest’anno.

Invariato il rapporto tra i sessi: 58% donne, 42% uomini.

FASCE DI ETA’

Età media nel 2011 63,5 e 57,1 quest’anno.

GLICEMIA

Su 77 clienti visti, 32 erano nei limiti fisiologici, 22 border line, 23 non sapevano di essere diabetici ed 1 di questi era diabetico grave.

GLICEMIA ED ETA’

Da valutare anche la distribuzione dei livelli di glicemia monitorati per fascia di età. Questo dato può dare un’idea della proiezione del costo sociale della patologia e della grande importanza di prevenzione ed educazione sanitaria.

GLICEMIA E BMI (Indice di Massa Corporea)

Dei 23 clienti che non sapevano di essere diabetici 15 avevano BMI >25 e 8 al di sotto. Il dato che mette in relazione diabete di tipo 2 e sovrappeso è solo un’ulteriore conferma delle statistiche che dicono che sovrappeso e scarsa attività fisica aumentano del 50% le possibilità di contrarre diabete di tipo 2 dopo i 45 anni.

CHECK METABOLICO

Valutando l’importanza dell’attività fisica sulla possibilità di contrarre diabete di tipo 2 dopo i 45 anni di età è stato offerto ai clienti di usufruire di un check metabolico gratuito presso il centro Alcarotti. Dei 45 pazienti con almeno due dei seguenti parametri fuori range

• BMI >27

• Glicemia >100 mg/ml

• Pressione diastolica (minima) > 100 mm/hg

• Circonferenza vita >94 (102) uomini, > 80 (88) donne

• Colesterolo totale > 220 mg/ml

• Familiarità al diabete

16 hanno accettato di sottoporsi ad un test fisico/metabolico per iniziare un percorso di attività fisica con l’obiettivo di migliorare il proprio benessere e coefficiente di rischio diabete.

10 si sono sottoposti al test

Donne: 6 Età media: 63 BIA % media fat index : 43

Uomini: 4 Età media: 62 BIA % media fat index : 34

5 hanno intrapreso un percorso specifico dedicato all’attività fisica

Numero di allenamenti settimanali impostati: 2

3 i soggetti che hanno intenzione di contattare un medico specialista per avere un supporto nutrizionale.

Considerazioni : Il 100% dei soggetti visionati è sembrato ricettivo all’importanza dell’attività fisica in un contesto di progettualità legato al benessere, al mantenimento e al miglioramento di uno stile di vita rivolto alla salute.

Il 50% dei soggetti si è avvicinato o riavvicinato al movimento e il restante 50% ha dichiarato la disponibilità a fare attività fisica per proprio conto (dato non monitorabile). Tutti i soggetti che hanno intrapreso un percorso personalizzato sono in corso di monitoraggio e seguiranno statistiche “in progress” su variazioni dei parametri monitorati in partenza.

CONCLUSIONI

"La maggior parte della popolazione - sostiene il prof. Gianluca Aimaretti (nella foto), Endocrinologia e Malattie del Metabolismo Universita’ del Piemonte Orientale AOU Maggiore della Carita’ di Novara- non è informata sull’importanza della prevenzione dell’iperglicemia e del diabete così come non è informata dell’importanza “terapeutica” della dieta e dell’attività fisica. La percentuale di persone a rischio di salute emersa dalla campagna è un dato che ci deve allarmare e spronare a fare di più nella prevenzione e nell’informazione. Crediamo che la dieta e l’educazione alimentare e l’attività fisica anche strutturata debbano essere il miglior “farmaco” per la miglior prevenzione del diabete mellito così come emerso dai dati illustrati".