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Pronto… a smettere

Il pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore per combattere il fumo di tabacco

Novara - La LILT (Lega Italiana per la lotta contro i Tumori- Sezione Provinciale di Novara Onlus) e l’Università del Piemonte Orientale – Dipartimento di Medicina Traslazionale, presentano il progetto di ricerca “Efficacia del counseling breve per la cessazione del fumo di tabacco in un Pronto Soccorso”. Dal 1° gennaio 2017 il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Novara, infatti, diventa campo di sperimentazione per un intervento innovativo che mira a far cessare l’uso di tabacco ai fumatori. I pazienti che accederanno in Pronto Soccorso per patologie non gravi saranno coinvolti in un momento di forte attenzione per la salute, e quindi anche di grande disponibilità a fare qualcosa per il suo miglioramento. Il fumo di tabacco, infatti, è ancora la maggiore minaccia alla salute pubblica mondiale, causando circa 5 milioni di decessi prevenibili ogni anno. In Italia coinvolge oltre il 20% della popolazione e causa più di 80.000 morti l’anno. Responsabile scientifico del progetto è il prof. Fabrizio Faggiano, Professore Ordinario di Igiene, Sanità Pubblica ed Epidemologia alla Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale. Obiettivo del progetto è valutare l’efficacia dell’intervento nel far cessare i fumatori o nel ridurne il consumo di tabacco. L’intervento, condotto dagli infermieri del Pronto Soccorso formati “ad hoc”, coinvolgerà un campione casuale di pazienti del pronto soccorso, i cui risultati saranno confrontati con quelli di un campione che, invece, non riceverà l’intervento. In base alla letteratura scientifica, sono attesi risultati positivi sul tasso di cessazione e sulla riduzione del numero di sigarette fumate e l’aumento di tentativi di smettere; entrambi buoni predittori di cessazione futura.

Se l’intervento così disegnato dovesse dare i risultati auspicati, sarebbe potenzialmente trasferibile e riproducibile in tutti i Pronto Soccorso del SSN, contribuendo ad aiutare i fumatori italiani a migliorare la propria salute. La LILT Novara Onlus è il soggetto finanziatore dell’intero progetto grazie ai fondi destinati alla ricerca di LILT Nazionale e sarà il soggetto che si assumerà il ruolo di disseminazione Nazionale del programma, attraverso le sue sezioni periferiche e la sua sezione centrale. Il gruppo di lavoro è composto da diverse figure professionali:

- Dott.ssa Giuseppina Gambaro, Presidente LILT - Sezione di Novara;

- Prof. Fabrizio Faggiano, Drssa Viviana Stampini,Drssa Livia Franchetti Pardo, Sanità Pubblica - Dipartimento di Medicina Traslazionale, Università Piemonte Orientale, Novara,

- Prof. Gian Carlo Avanzi, Dott. Luigi Mario Castello, Dott. Marco Baldrighi, e l'infermiere Dott. Luca Briacca: SCDU Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, Dipartimento Medicina Traslazionale, Università Piemonte Orientale, Novara;

- Dott. Liborio Martino Cammarata, Dott Giovanni Pistone, Dipartimento Patologia delle Dipendenze – Centro Trattamento del Tabagismo (CTT) - ASL NO, Novara.

- Il personale infermieristico del Pronto Soccorso con la preziosa coordinazione delle CPSE Annarita Airoldi ed Elena Comolli e del Coordinatore infermieristico del Dipartimento Dr Fabio Capuzzi.

Gli infermieri sono, infatti, stati individuati come gli operatori sanitari più indicati per svolgere il counseling avendo completato i corsi di formazione e di preparazione tenuti dal Dr. Liborio Martino Cammarata e dal Dr.Giovanni Pistone presso il CTT dell’ASL NO di Novara I pazienti che accederanno al Pronto Soccorso con codice bianco e verde, saranno valutati dall’infermiere in servizio al Triage: ai fumatori, in assenza di specifici criteri di esclusione, sarà richiesto di partecipare allo studio e di fornire un consenso informato. Coloro che accetteranno riceveranno un questionario da compilare, che richiede poche informazioni circa i comportamenti rispetto al consumo di tabacco. L’infermiere formato, poi, si occuperà del counseling. Una volta terminato il percorso clinico, il medico responsabile si occuperà di rinforzare il counseling già svolto dall’infermiere e di fornire materiale informativo riguardante i danni conseguenti al fumo di tabacco e i benefici della cessazione. I soggetti che manifesteranno la volontà di avviare un percorso teso alla cessazione del fumo saranno riferiti direttamente al CTT dell’ASL di Novara.

La valutazione dell’efficacia dell’intervento verrà effettuata attraverso uno studio randomizzato e controllato e ogni intervento verrà registrato in modo da permettere una descrizione complessiva dell’andamento dell’intervento. Dopo sei mesi i partecipanti verranno contattati telefonicamente da un collaboratore formato ad hoc, per rispondere alle stesse domande del questionario iniziale. Inoltre i pazienti saranno invitati a tornare in struttura per eseguire una misurazione del monossido di carbonio espirato (eCO); esame non invasivo capace di fornire indicazioni oggettive sul consumo di sigarette nelle ore precedenti il test. Per incentivare il ritorno alla visita di follow-up sarà offerta ai pazienti una determinazione gratuita di alcuni parametri laboratoristici associati all’aumentato del rischio cardiovascolare. Il protocollo è già stato sottoposto e approvato dal Comitato Etico Interaziendale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara.