Novara - La Giunta comunale, riunita ieri mattina a Palazzo Cabrino, ha esaminato i risultati della sperimentazione attuata sugli orari di accensione e spegnimento di una parte degli impianti della pubblica illuminazione, una sperimentazione attuata da circa un anno, e mirata a creare un risparmio nei consumi di energia elettrica. «La valutazione sui risultati della sperimentazione – informa il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Nicola Fonzo – ci ha portati a riconsiderare in parte il provvedimento, anche sula base delle segnalazioni che ci sono giunte nei mesi trascorsi da parte dei cittadini». Si è dunque deciso che, già a partire da questa sera, 13 febbraio, saranno riportati al normale orario di funzionamento una quindicina di circuiti della pubblica illuminazione, allungando complessivamente di un’ora il tempo di accensione. «Si tratta – spiega Fonzo – di impianti che riguardano una serie di vie di grande traffico veicolare e pedonale, zone “sensibili” dal punto di vista della sicurezza, punti che nei mesi della sperimentazione ci sono stati segnalati come particolarmente bui.». Tra le zone che riguadagneranno un’ora di luce in più: corso Trieste, la zona di via Solferino nei dintorni della psicina scoperta, tutta l’area del Duomo, via Perazzi e dintorni, viale Roma, piazza Martiri, Corso XXIII marzo e alcune traverse, corso Italia e alcune traverse, Corso Cavallotti e tutte le traverse, tutt al’area del Tribunale, via Turati (Allea), largo Bellini, largo don Minzoni e altri. «Interverremo anche – prosegue l’assessore – sulle tempistiche di regolazione degli impianti a led nell’area centrale, che sono gestiti con un sistema digitale che consente una modulazione della luce lungo le diverse fasce orarie. Qui la luminosità sarà al 100 per cento dal’accensione fino alle 22,30, poi ci sarà una riduzione del 30% dalle 22.30 alle 02.00 e dalle 02.00 all’orario di spegnimento una riduzione del 50%».
«Non abbiamo mai affrontato questa questione con un approccio ideologico – commenta il sindaco Andrea Ballarè – ma con taglio pragmatico. Siamo convinti sostenitori della necessità di non sprecare energia elettrica, e infatti in molti impianti della città l’operazione riparmio continuerà. Ma non vogliamo che questa si rifletta negativamente sul confort della città e soprattutto sulla percezione di sicurezza da parte dei cittadini. Il nuovo assetto che è stato studiato con la collaborazione dei tecnici della pubblica illuminazione garantisce a nostro parere un equilibrio virtuoso tra contenimento dei consumi e tranquillità dei cittadini».
«Va detto – conclude Fonzo – che un significativo passo avanti su questa strada sarà compiuto con la transizione verso i sistemi a led di 4000 punti luce in città, operazione che è avviata e che consentirà una gestione ancora più efficiente della luce in città».