Novara - Alle ore 19 di mercoledì 2 ottobre personale della Polizia di Stato di Novara ha proceduto all’arresto di un cittadino novarese, 32 anni, colto nella flagranza dei reati di cui all’art. 610 e 612 bis c.p. in danno della ex compagna, 35 anni, residente a Novara. In particolare, alle ore 18.30 del 2 una pattuglia in servizio di controllo del territorio è intervenuta in questa via Beltrami, per la segnalata aggressione del soggetto nei confronti della ex convivente. Giunti sul posto, gli operatori hanno proceduto all’identificazione delle parti. Dalla ricostruzione della dinamica dei fatti, è apparsa oltremodo chiara la condotta reiteratamente vessatoria dell’arrestato nei confronti della ex convivente, tanto da non lasciare dubbi circa il carattere gravemente persecutorio della medesima. Lo stesso, infatti, negli ultimi mesi ha molestato la vittima con appostamenti sotto la di lei abitazione e luogo di lavoro, tempestandola di telefonate a qualsiasi ora del giorno, fino a minacciarla di morte a seguito del rifiuto opposto dalla donna alle richieste dello stesso di riallacciare una relazione sentimentale. L’effetto intimidatorio di tale persecuzione ha indotto la vittima ha mutare radicalmente le proprie abitudini di vita, tanto da indurla a denunciare le condotte subite nella denuncia/querela citata. Il quadro descritto si innesta, altresì, su una pregressa vicenda familiare connotata da continui maltrattamenti dell’uomo nei confronti della vittima, per i quali il primo è stato tratto in arresto ai sensi dell’art. 572 c.p. in passato. Per quanto sopra, osservati gli adempimenti di rito, si è proceduto all’arresto del medesimo, successivamente posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente presso la Casa Circondariale di Novara.
Lo scorso 30 settembre personale della Polizia di Stato di Novara ha invece proceduto all’arresto di due cittadini tunisini, uno di 25 e l’altro di 33 anni, colti in flagranza del reato di furto aggravato di ciclomotore. Alle ore 1.40 personale della Polizia di Stato di Novara ha intercettato in Largo Cantelli i due soggetti di cui sopra nell’atto di condurre un ciclomotore Piaggio Ciao. L’ora tarda e l’atteggiamento furtivo dei medesimi ha indotto il personale in servizio a bloccare prontamente i medesimi. Procedendo ad accertamento in banca dati interforze, il mezzo risultava estraneo ai soggetti. Rintracciato e svegliato il proprietario, questi confermava di non trovare presso la propria abitazione il mezzo in parola. Acquisiti tutti gli elementi a carico della reità degli stessi, si procedeva all’arresto per i reati di furto in abitazione in concorso, aggravato dalla violenza sulle cose e posto in essere in condizioni di tempo e luogo tali da eludere la privata difesa. I due, gravati da numerosi precedenti di polizia, sono stati processati con rito direttissimo e condannati ad 8 mesi di reclusione, 300 euro di multa.