Novara - "Chiedo al territorio novarese di essere presente e solidale come lo è sempre stato in diverse altre circostanze, certo che i nostri sindaci sapranno essere efficaci portavoce e fare rete: la situazione di emergenza nella quale versa la popolazione ucraina non ci vedrà indifferenti". Nella la giornata di domani (lunedì 28 febbraio) il presidente della Provincia Federico Binatti, "in accordo – sottolinea - con padre Yuriy Ivanyuta, referente spirituale dei cattolici ucraini residenti nella nostra provincia che ho incontrato questa mattina per la messa nella chiesa del Carmine di Novara", invierà una lettera "a tutti i primi cittadini del Novarese con la quale chiederò di pubblicizzare attraverso i canali istituzionali e sensibilizzare i cittadini e le associazioni locali rispetto alla raccolta fondi a sostegno della popolazione ucraina, che avverrà per mezzo di donazioni attraverso l’iban IT74P0503410100000000044187. Saranno quindi la Caritas polacca e quella ucraina – spiega il presidente - a coordinare gli acquisti e i trasporti dei beni direttamente in Ucraina, una strada assolutamente sicura e trasparente affinché gli aiuti possano arrivare in modo mirato ed efficace. Mi sembra importante che ci si renda tutti protagonisti di un gesto di solidarietà nei confronti dei 3.700 Ucraini che vivono nel Novarese e delle loro famiglie che risiedono in patria. L’Italia ha conosciuto per sua fortuna quasi ottant’anni di pace e vero è che, invece, nel mondo si sono verificati centinaia di conflitti, alcuni dei quali alle porte di casa nostra: questa guerra ci tocca comunque da vicino perché gli Ucraini che vivono e lavorano nella nostra provincia sono diventati parte delle nostre vite, ma anche perché la condanna dell’invasione da parte della Russia è vista da tutti noi come un fatto gravissimo, oltre che deprecabile. Il mio desiderio è che il Novarese si contraddistingua, com’era avvenuto ai tempi della guerra nella ex-Jugoslavia, per l’impegno generoso della società civile nei confronti di popolazioni annichilite dal conflitto: per questo – conclude il presidente – penso che anche i nostri sindaci, con il loro diretto intervento, possano fare la differenza ed essere parte attiva per rendere la catena solidale davvero significativa".
Questa la nota della Diocesi di Novara.
Nella mattina di oggi il vescovo Franco Giulio Brambilla, accompagnato dal vicario generale don Fausto Cossalter, ha fatto visita alla parrocchia ucraina della Natività di Maria Vergine, riunita nella chiesa del Carmine per la celebrazione domenicale presieduta dal parroco don Yuriy Ivanyuta. «Possiamo solo immaginare – ha detto il vescovo – le vostre paure, l’apprensione per i vostri cari rimasti in patria, lo sgomento nel vedere le immagini e nell’apprendere le notizie di questa guerra incomprensibile che come prima vittima ha il vostro popolo. Ma la mia presenza qui, oggi, è per dirvi e manifestarvi ancora una volta la nostra vicinanza e il nostro affetto». Alla fine della celebrazione, cui erano presenti anche il presidente della provincia di Novara Federico Binatti e il consigliere regionale Federico Perugini, sul sagrato della chiesa il vescovo si è fermato a lungo per ascoltare e incontrare i fedeli ucraini. La visita del vescovo alla comunità ucraina arriva nella giornata che proprio mons. Brambilla ha voluto dedicare alla preghiera per la pace e soprattutto per la cessazione delle ostilità in Ucraina, con l’invito a tutte le comunità parrocchiali della diocesi a dedicare nelle messe domenicali di oggi delle intenzioni particolari perché il conflitto si fermi. Invito rilanciato per il prossimo Mercoledì delle Ceneri, quando il vescovo, raccogliendo l’appello del Santo Padre ha chiesto di vivere l’avvio della Quaresima con una giornata di digiuno e preghiera. Intanto la comunità ucraina nel nostro Paese si è mossa per fare arrivare i primi aiuti alla popolazione civile che sta scappando dalle zone interessate dagli scontri. L’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini residenti in Italia ha aperto un conto corrente cui indirizzare le offerte. Ecco gli estremi: IBAN: IT74P0503410100000000044187; Ragione Sociale: ESARCATO APOSTOLICO. Filiale: SEDE DI NOVARA.