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Rail Action Day e un arresto nei pressi della Stazione

Novara - Si è concluso il Rail Action Day, dedicato alla repressione dei reati in ambito ferroviario con particolare riguardo al contrasto del fenomeno dei furti di rame, che ha visto impegnata la Polizia Ferroviaria, su tutto il territorio nazionale, dalle ore 7 del 7 alle 7 dell’8 ottobre. L’azione comune è stata promossa dal nostro Paese nell’ambito delle politiche europee di sicurezza finalizzate all’intensificazione di iniziative di carattere preventivo e repressivo contro i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario. Il Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, nell’ambito dei già rafforzati servizi volti al contrasto dei reati in genere e alla prevenzione dei furti rame, nelle giornate del 7 ed 8 ottobre ha contribuito impiegando 178 operatori, presidiando 57 stazioni ferroviarie, controllando 158 treni, di cui 36 scortati con personale specializzato a bordo. Complessivamente sono state denunciate 8 persone in stato di libertà,  identificate 643 persone di cui 200 stranieri e 37 minori. Nel totale ben 150 persone sono state controllate a bordo treno. Particolare attenzione è stata riservata alle imprese specializzate nella gestione di rifiuti metallici, dove spesso viene conferito il rame oggetto di furto. All’esito delle attività svolte da tutti gli Uffici Polfer del Piemonte e Valle d’Aosta, in taluni casi con la collaborazione dell’Ufficio Controlli Ambientali della Città Metropolitana                    e dell’ A.R.P.A., la Specialità ha controllato 13 imprese di gestione rifiuti metallici, sequestrando 5.760 kg di rame di provenienza illecita, di cui 400 sottratti nei giorni scorsi lungo la linea ferroviaria Torino-Milano nella prima cintura del capoluogo e restituiti all’Ente Ferroviario proprietario. Nella specifica attività di contrasto ai furti di rame si è proceduto ad indagare un cittadino rumeno per ricettazione e ad elevare le previste sanzioni amministrative per le irregolarità accertate presso le imprese controllate. A livello preventivo sono stati assicurati mirati servizi di vigilanza lungo le linee ferroviarie, nei quadranti serali e notturni, in cui sono soliti operare i predatori di cavi di rame. Nella città di Torino, inoltre, sono stati disposti mirati servizi presso le principali stazioni ferroviarie con l’impiego del Reparto Mobile e delle Unità Cinofile della locale Questura. Nella provincia di Novara sono state presidiate 8 stazioni, oltre a Novara Centrale, Novara Nord ed Arona, le stazioni di Stresa, Baveno, Belgirate, Meina e Lesa ed identificate complessivamente 20 persone. A Novara, personale della Sezione Polfer identificava un trantaseienne ecuadoriano sorpreso in evidente stato di ebbrezza al quale veniva contestato l’illecito amministrativo. In mattinata è stata altresì sottoposta a controllo amministrativo una ditta di recupero metalli di Trecate.

Nella sera di sabato 10 ottobre le Volanti della Questura di Novara hanno tratto in arresto P.N. J.M., ventunenne cittadino dominicano, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria torinese, per l’espiazione di mesi 4 e giorni 24 di reclusione. La pena residua da dover scontare era dovuta alla condanna riportata, per essersi reso responsabile, in concorso con altri soggetti, dei reati di furto con strappo, furto in abitazione oltre che di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’episodio, che risale al 2010, è accaduto a Cameri. Il soggetto, con numerosi precedenti penali, è stato rintracciato all’interno di un locale pubblico in corso Garibaldi, a seguito di mirati servizi di controllo del territorio, insistenti in particolare nella zona della stazione ferroviaria. I poliziotti, da subito insospettitisi per l’atteggiamento tenuto dall’individuo alla richiesta di fornire i documenti di identificazione, lo hanno accompagnato presso gli Uffici della Questura, poiché lo stesso ne risultava privo. A seguito degli accertamenti effettuati, è emerso che a carico del giovane risultava non essere stato eseguito il citato provvedimento restrittivo della libertà personale, motivo per il quale nei suoi confronti sono scattate le manette con conseguente traduzione presso la locale Casa Circondariale.