Novara - Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vicenza, in data 24 giugno 2014 ha disposto l’applicazione di 7 misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone indagate per reati di associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione di prodotti alcolici all’accertamento ed al pagamento delle accise, alla truffa ai danni dello Stato finalizzata all’evasione dell’IVA ed alla creazione di falsi documenti informatici nel sistema telematico di circolazione delle merci in ambito europeo.
Il provvedimento ha accolto la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Vicenza in data 06 giugno 2014 nell’ambito delle indagini avviate nell’ottobre 2013 nei confronti di un deposito di prodotti alcolici di Vicenza.
Il prosieguo delle indagini ha consentito di disvelare le modalità con le quali i sodali, creando una serie di depositi fiscali sul territorio italiano, regolarmente denunciati ai locali uffici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, si ponevano a disposizione di società speditrici comunitarie e di organizzazioni criminali operanti all’estero attestando falsamente la ricezione di prodotti alcolici, in realtà destinati altrove, che quindi sfuggivano al controllo doganale. Gli operanti hanno quantificato in circa 100 milioni di litri il prodotto alcolico consumato in frode per una evasione di accisa pari ad oltre 38 milioni di euro e di IVA per oltre 8 milioni di euro. Complessivamente sono stati indagati 43 soggetti.
Nelle prime ore della giornata odierna 140 militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Venezia ed un centinaio di funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno dato esecuzione all’ordinanza del GIP ed hanno contemporaneamente avviato numerose perquisizioni in varie regioni italiane, tuttora in corso.
L’operazione evidenzia l’efficacia del dispositivo investigativo posto in essere dagli operanti militari e civili che testimonia l’ottima collaborazione tra i due diversi organismi di controllo. La sinergia tra Guardia di Finanza ed Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha consentito di valorizzare le rispettive competenze e le specifiche modalità operative assicurando un solido quadro probatorio a sostegno delle ipotesi investigative.
A questa operazione ha partecipato anche il Comando di Novara.