Novara - Si è tenuta nella mattinata dello scorso 24 maggio, nell’aula consiliare di palazzo Natta, la riunione del Tavolo tecnico per la stipula dell’accordo sulla costituzione della Rete sul Benessere lavorativo e sulla successiva creazione di linee guida operative. L’incontro, al quale hanno preso parte i Consorzi socio-assistenziali, i rappresentanti dei Servizi sociali del Comune di Novara, i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl provinciali, l’Inail di Novara, l’Ispettorato del Lavoro di Novara, l’Azienda ospedaliero universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, lo Spresal dell’Asl Novara, è stato presieduto dalla consigliera di Parità della Provincia di Novara Alessandra Orrico. "Una riunione particolarmente proficua – spiega il consigliere delegato alle Pari opportunità Annaclara Iodice – durante la quale è stato ribadito il concetto fondamentale di “rete” tra Enti, Istituzioni, associazioni, mondo del volontariato, mezzo indispensabile per coordinare tutte le azioni previste per il miglioramento delle condizioni sui luoghi di lavoro, tenendo presente che in molti casi ai lavoratori non è chiaro come richiedere a Enti e Istituzioni un supporto per affrontare le criticità che man mano si prospettano loro. Proprio per questa ragione risulta essenziale la stesura di linee guida dettagliate come riferimento per gli esecutori dell’accordo. Gli obiettivi da perseguire e le linee di intervento, come ha ben ricordato la consigliera di Parità, riguardano anche gli ambiti delle Pari opportunità e il Nodo antidiscriminazione".
Dagli interventi che si sono susseguiti "è emersa l’esigenza di potenziare i servizi riguardanti la consulenza rispetto alle problematiche in ambito lavorativo, pensando a organismi integrati che possano essere un punto di riferimento e di ascolto per l’intero territorio e che possano lavorare, appunto, in rete, condividendo informazioni e obiettivi, avvalendosi anche della consulenza di professionisti preparati a intercettare situazioni di disagio per poter offrire soluzioni concrete. In questo senso – aggiunge il consigliere Iodice – si è concordato sulla necessità di divedere e ampliare i contenuti dell’accordo, che risale al periodo pre-pandemico e che risulta pertanto datato e non più rispondente alle attuali esigenze dell’ambito lavorativo. Positivo il fatto che Inail, soggetto non firmatario dell’accordo, si sia reso disponibile alla collaborazione rispetto alla risoluzione delle situazioni di malessere lavorativo, che non sempre si configurano come vere e proprie malattie professionali, con la necessità di istituzione di uno sportello informativo sulla prevenzione dei disagi lavorativi".
A tutti i partecipanti è stato inoltre proposto "di comunicare entro breve tempo le proprie disponibilità e raggi di azione, unitamente al possibile coinvolgimento di altri soggetti. La condizione per avviare un lavoro proficuo prevede azioni preventive e informative, prendendo inoltre in carico i casi problematici. Ciò potrà avvenire tramite l’inserimento nella Rete di nuovi professionisti, ognuno per la propria competenza, in collaborazione con il Nodo provinciale antidiscriminazioni sul lavoro, con la necessità di una maggiore informazione nei confronti della cittadinanza e una maggiore comunicazione interdisciplinare tra Enti. L’Ispettorato del Lavoro si è inoltre impegnato a individuare consulenti del lavoro, in merito agli adempimenti di legge sul Codice delle Pari opportunità, organizzando inoltre corsi in materia di diritto antidiscriminatorio per aumentare la consapevolezza degli utenti e per snellire le procedure di ascolto, che non devono configurarsi in maniera troppo formalizzata. I presenti sono stati invitati a rendersi disponibili per la costituzione, già dal prossimo mese, di un’equipe multidisciplinare, costituita da gruppi di lavoro esperti in prevenzione, informazione e successiva stesura di linee guida operative. Inoltre – conclude il consigliere Iodice - è stato chiesto ai sottoscrittori dell’Accordo in vista della prossima riunione di predisporre una griglia di valutazione alla quale riferirsi per non originare azioni troppo disomogenee e una sintesi di ciò che è stato già prodotto".