Veveri - È stato san Maiolo a cavallo, impersonato dal parroco don Silvio Barbaglia in abito nero da Benedettino, a guidare, domenica 12 maggio, il corteo conclusivo della festa patronale della parrocchia di Novara-Veveri. Preceduto dai figuranti in costume dei quattro cantoni del Palio di san Maiolo e dagli ottoni del PentArs Nova Brass Quintet, il cavaliere e il suo bianco destriero hanno accompagnato i podisti che, partiti il mattino da Agrano di Omegna, si sono alternati a staffetta portando una fiaccola, con cui, giunti nel piazzale della chiesa di Veveri, hanno acceso un braciere tra la folla festante. Il corteo, accompagnato dalla musica degli ottoni, si è dunque introdotto in chiesa. Qui don Barbaglia – a tratti imitando creativamente l’idioma provenzale del X secolo parlato dall’abate Maiolo – si è rivolto ai fedeli ricordando l’instancabile attività del santo per la pace, culminata nella riconciliazione tra l’imperatore Ottone II e la madre Adelaide di Borgogna; un esempio, ha detto, quanto mai attuale nell’odierno contesto mondiale dominato da venti di guerra. La festa si è quindi conclusa nel campo dell’attiguo Oratorio, in cui il Cantone dei Campi è stato proclamato vincitore della trentesima edizione del Palio.