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Sarà realizzata un'area per la dispersione delle ceneri

Novara - Riceviamo e pubblichiamo: "La Società di Cremazione Novarese nasce il 12 febbraio del 1882 con l’intento di promuovere la costruzione di un impianto di cremazione in città. La battaglia politica in consiglio comunale, etica nei confronti della chiesa ed economica con grossi sacrifici dei soci, fu lunga ma ottenne il risultato voluto e il 14 maggio 1885 l’impianto fu inaugurato con la prima cremazione. La prima persona ad essere cremata fu una donna, la signora Rosa Ferrari deceduta pochi giorni prima all’ospedale. I soci della So.crem avevano ottenuto il permesso - come stabilito dalla legge - da una lontana parente ma la Prefettura, venuta a conoscenza dell’esistenza di un figlio in vita, bloccò tutto. Ottenuto anche la firma del figlio poté svolgersi l’inaugurazione ufficiale del tempio. (notizie tratte da L’addio laico, storia della cremazione a Novara di Marco Novarino edito da Fondazione Ariodante Fabretti). A 130 anni di distanza la Società di Cremazione Novarese dona al comune di Novara l’area per la dispersione delle ceneri ripercorrendo i passi dei fondatori. La realizzazione dell’area dispersione all’interno dei cimiteri urbani è un obbligo sancito dalla legge 130 del 30/03/2001 “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri” e della successiva legge regionale 20 del 31/10/2007 “Disposizioni in materia di cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri”.

Nel dettaglio: il progetto dell’ufficio tecnico del Comune, Stanganello e Travaglio dell’area verde e Mazzola responsabile del cimitero, è stato condiviso con So.Crem. La particolarità della realizzazione dell’area dispersione è legata all’utilizzo dei materiali: I blocchetti di porfido con i quali verrà realizzato il vialetto d’accesso e il perimetro della vasca provengono dalla pavimentazione originaria di Corso Cavour. Per le panchine e le colonne saranno utilizzate le pietre carraie originali delle vie del centro storico cittadino. I ciottoli che andranno a ricoprire la vasca di dispersione arrivano dalle cave del Ticino. Ovvero tutta la città con la sua storia abbraccia e accompagna un suo concittadino e i suoi familiari nell’ultimo atto di vita terrena. Dal punto di vista tecnico le ceneri disperse sui ciottoli raggiungono il fondo della vasca grazie a un gioco d’acqua. Da lì, arrivano in un sifone dove vengono raccolte in un filtro. Quindi è solamente l’acqua in eccesso che verrà smaltita nella rete fognaria. Le ceneri depositate nel filtro verranno quindi periodicamente estratte e portate nel cinerario comune con tutto il rispetto dovuto.

La realizzazione dell’opera vede coinvolti tre attori: il Comune di Novara che, oltre ad aver realizzato e condiviso il progetto, mette a disposizione i materiali lapidei. So.crem Novara che garantisce la direzione dei lavori e il collaudo oltre a provvede all’acquisto di tutto l’occorrente per la realizzazione: materiale edile, elettrico, verde. La famiglia Zurlo che provvede all’esecuzione dei lavori a titolo gratuito.

Il tutto è normato da una convenzione tra il Comune di Novara e la So.crem di Novara che stabilisce, in cambio della donazione dell’opera, i seguenti punti: Fissare un’agevolazione del 40% sulle tariffe Comunali per la dispersione e l’inumazione delle ceneri a favore dei soci So.Crem.