Novara - Ammontano a ben 91.253.683 di euro i redditi recuperati a tassazione con oltre 193.995 euro d’imposta sul valore aggiunto evasa. E’ questo, in sintesi, il bilancio dell’attività che le Fiamme Gialle di Novara hanno condotto nel primo trimestre 2013 per il contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale. In tale ambito sono stati eseguiti 54 interventi ispettivi - tra verifiche e controlli - e 190 cosiddetti “controlli strumentali”(sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, sulla regolare circolazione delle merci e sugli indici di capacità contributiva).
Tale intensa e proficua attività ha consentito la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 4 contribuenti per reati tributari.
Gli evasori “totali” e “paratotali”: tra i dati più rilevanti nel primo trimestre comunica il Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle novaresi, Col. t.SFP Angelo Russo, emergono quelli relativi ai cc.dd. “evasori totali” e “paratotali”, ovvero realtà imprenditoriali e professionali che risultano completamente ignoti al Fisco o che provano a nascondere una parte rilevante dei loro introiti.
“L’individuazione di queste gravi situazioni di evasione - ha dichiarato l’alto Ufficiale – è statapossibile grazie al costanteincrocio di dati ed informazioni reperite mediante l’attività di controllo economico del territoriocon l’analisi delle Banche Dati di cui dispone il Corpo”.
Complessivamente sono stati individuati 6 “evasori totali” e 5 “evasori paratotali”, recuperando all’imposizione redditi per circa 90 milioni di euro.
“Questa è la risposta alla domanda di legalità e di equità nel settore fiscale che la Guardia di Finanza di Novara ha inteso offrire alla cittadinanza - ha proseguito il Comandante Russo-; risultati concreti, che la polizia economico-finanziaria ha conseguito attraverso un’attività che si è svolta, e continua a svolgersi, senza interruzione”.
Le principali condotte evasive scoperte dalla Guardia di Finanza nel Novarese: costi di produzione gonfiati, fatture false, scontrini, ricevute o fatture non emesse, acquisti e vendite “in nero”, versamenti di imposta “dimenticati”: queste le condotte evasive scoperte dai Reparti del Corpo operanti in ambito provinciale, che continueranno anche a perseguire il rafforzamento dell’attività di contrasto ai fenomeni evasivi più gravi e pericolosi, intensificando le investigazioni e gli interventi contro l’economia sommersa, le frodi e l’evasione internazionale, rafforzando, al contempo, l’attività di “intelligence”e di controllo economico del territorio, valorizzando ulteriormente le prerogative del Corpo a contrasto delle illecite attività economiche.
Controlli Strumentali: in tale contesto sono altresì stati effettuati 190 controlli in relazione a scontrini, ricevute fiscali, rilevando 56 casi di irregolarità, pari a poco meno del 30% degli interventi operativi.