Novara - Numerose persone sono ancora inconsapevoli di essere infette dall’HCV e rappresentano quindi una potenziale fonte di nuovi contagi. Lo screening degli anticorpi dell’HCV è ritenuto essenziale per individuare le infezioni da virus dell’epatite C ancora asintomatiche, migliorare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento per evitare le complicanze di una malattia epatica avanzata e le manifestazioni extraepatiche, nonché per interrompere la circolazione del virus impendendo nuove infezioni. La Regione Piemonte che ha predisposto il programma di screening, la cui conclusione è prevista entro il 31 dicembre 2022, ha istituito un gruppo di lavoro di esperti nella gestione dell’epatite C cronica, destinandone fondi dedicati all’attuazione del programma. Dopo una prima fase di avvio sperimentale che ha interessato una piccola parte della popolazione della Regione Piemonte, anche nell’Asl Novara parte lo screening gratuito per l’epatite C. Si tratta di un’iniziativa del Ministero della Salute, promossa dalla Regione Piemonte, che interesserà nel territorio di Novara circa 96.000 persone.
Lo screening è rivolto a tutti i nati dal 1969 al 1989, residenti nel territorio di Novara, compresi gli assistiti domiciliati, gli utenti stranieri regolari (tessera ENI) e gli stranieri temporaneamente presenti (tessera STP). Sabato 11 giugno 2022 è stato organizzato un OPEN-DAY al quale la popolazione individuata (tutti i nati dal 1969 al 1989) potrà partecipare. Lo screening è gratuito e consisterà nel sottoporsi ad un semplice test rapido capillare (con prelievo di una goccia di sangue dalla punta di un dito).
Sarà possibile aderire allo screening presentandosi direttamente al:
avendo a disposizione la Tessera Sanitaria (o codice STP/ENI) e un documento di riconoscimento in corso di validità.
Non è necessario il digiuno. La modulistica sarà a disposizione presso le sedi dove viene effettuato lo screening ma è scaricabile anche dall’apposito sito della Regione Piemonte.
In caso di positività al test, il soggetto sarà avviato dal personale sanitario dell’Asl Novara ad un ulteriore test di conferma, tramite prelievo ematico, e se la positività sarà confermata il paziente verrà contattato direttamente dal Centro specialistico di riferimento locale (Centro prescrittore – Medicina1 – A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara) per la presa in carico finalizzata alla diagnosi e per concordare l’inizio della terapia farmacologica antivirale eradicante.
La diagnosi precoce e la disponibilità di una terapia efficace nelle fasi asintomatiche, prima dello sviluppo delle complicanze irreversibili, l’assenza di un vaccino e la possibilità di bloccare la diffusione del virus dell’epatite C sono le ragioni che rendono lo screening importantissimo.
Nello screening HCV un ruolo fondamentale sarà dato dai Medici di Medicina Generale (medici curanti) che rappresentano un punto di riferimento per il cittadino, poiché sono in grado di intercettare i soggetti con fattori di rischio socio-sanitari e di sensibilizzare i propri assistiti, promuovendo corretti stili di vita.
L’Asl Novara ha individuato uno specifico Gruppo di Lavoro per lo screening HCV, formato da componenti appartenenti alle diverse Strutture aziendali che a diverso titolo intervengono nel programma di screening: Dipartimento di Prevenzione, Distretti Sanitari aziendali, Presidio Ospedaliero, Dipartimento Interaziendale Patologia delle Dipendenze, Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Direzione delle Professioni Sanitarie, Medico Competente, Sistema Informativo, Tecnico Patrimoniale e Comunicazione. Tale Gruppo di Lavoro interagisce con altro Personale appartenente a Strutture dell’AOU “Maggiore della Carità” di Novara per le finalità indicate dallo screening.
"Lo screening permetterà di mettere in atto interventi che concorreranno all’eliminazione dell’epatite C. La prevenzione è, quindi, un utile e funzionale strumento per diagnosticare ed eliminare l’infezione del virus in fase iniziale, al fine di evitare l’avanzamento della malattia e le sue possibili complicanze (dall’insufficienza epatica, alla cirrosi e al tumore del fegato), migliorando la qualità di vita delle persone – afferma Liborio Martino Cammarata, Referente per lo Screening HCV dell’Asl Novara e Direttore del Dipartimento Interaziendale Patologia delle Dipendenze".
"Molte malattie, se identificate per tempo, hanno maggiori probabilità di guarigione, grazie anche a programmi di screening e campagne di prevenzione, finalizzate ad eliminare o ridurre il rischio di sviluppare una patologia. La diagnosi precoce permette di attivare trattamenti meno aggressivi e con maggiori probabilità di guarigione. Le attività di screening, finalizzate a limitare ed eliminare la diffusione del virus HCV, consentiranno di ridurre il danno, agendo sui fattori di rischio modificabili e responsabilizzando l’individuo a compiere scelte e ad attuare comportamenti a tutela della propria salute" dichiara Angelo Penna Direttore Generale Asl Novara.