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Sen. Ferrara: Grave caso di bullismo, servono misure urgenti contro l'emergenza

Nel giorno del processo “Carolina” la Senatrice Ferrara commenta il nuovo episodio in una scuola novarese

Novara - Nel giorno in cui si tiene la seconda udienza del processo per la morte di Carolina, a Novara emerge un'altra vicenda di bullismo. Tre studenti ripetenti, fra 19 e 21 anni, al quarto anno di un istituto superiore della città, per mesi hanno vessato moralmente e fisicamente i compagni, utilizzando anche bastoni e coltelli. Minacce proseguite anche su WhatsApp una volta partite le indagini dei Carabinieri. «Una vicenda molto grave – commenta la Senatrice novarese Elena Ferrara – che conferma come bullismo e cyberbullismo siano due facce della stessa medaglia. Violenze, prevaricazioni e minacce, anche online, trovano spesso una matrice comune nella discriminazione. Colpire il diverso, giocare sulle sue fragilità per affermare la propria identità è una condotta diffusa, che viaggia sui social network con la complicità degli spettatori silenziosi. «L'impegno del Ministero dell'Istruzione con campagne nazionali di sensibilizzazione e la recente emanazione delle linee d'orientamento su bullismo e cyberbullismo rappresentano un valido punto di partenza, ma non basta», osserva la Senatrice, già insegnante di Carolina. «Dobbiamo dotarci di una formazione continua e strutturale nelle scuole e mettere a sistema le migliori esperienze e competenze in un Tavolo interministeriale, che possa determinare tutte le azioni coordinate», spiega Ferrara in qualità di prima firmataria del Ddl sul cyberbullismo. Un appello analogo a quello lanciato durante la conferenza stampa di questa mattina dal Comandante provinciale dei Carabinieri di Novara, colonnello Giovanni Spirito.

Una politica coerente con quanto sostenuto dalla Ministra Maria Elena Boschi, nelle sue nuove deleghe alle Pari Opportunità. «La recrudescenza dei femminicidi – conclude Ferrara - sta portando il Governo a rafforzare i percorsi educativi nelle scuole, con una task force di esperti in questo campo e fondi ad hoc. Lo stesso serve contro il cyberbullismo, che si intreccia con il tema della violenza di genere e delle discriminazioni in senso lato».