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Sindacato Sap: La Polizia senza giubbotti antiproiettile

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal segretario provinciale del Sap, Michele Frisia: "Terrorismo; delitti predatori; criminalità organizzata; reati contro le fasce deboli. Le emergenze si susseguono senza fine. Eppure tutto questo ben poco interessa al Ministero dell’Interno e al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che hanno rideterminato arbitrariamente il numero dei giubbotti antiproiettile per la Questura di Novara. Ma quello di cui si è accorta la Segretaria del Sindacato Autonomo di Polizia rasenta il ridicolo: le squadre investigative di Novara hanno a disposizione solamente due giubbotti antiproiettile. Ma non due giubbotti a testa; due giubbotti in totale! Le squadre che si occupano di omicidi, rapine, criminalità organizzata, antidroga, prostituzione, estorsioni, criminalità diffusa e tutto il resto, nella loro interezza, hanno a disposizione solo due giubbotti antiproiettile. Due di numero! Quando c’è da arrestare dei delinquenti, concludere un’operazione anticrimine o reagire a un’emergenza, bisogna tirare il dado per chi può proteggersi e chi no: un dado particolarmente ristretto tra l’altro. Quando ci sarà la prossima rapina a mano armata, il prossimo assalto a un portavalori, il prossimo folle equipaggiato con pistole o fucili, chi sceglierà i due fortunati operatori di Polizia che potranno indossare il giubbotto antiproiettile, a discapito di tutti gli altri costretti ad affrontare il pericolo comunque, anche senza protezioni? Perché è questo che poi accade: nonostante tutto, i poliziotti si affidano al loro senso del dovere e intervengono, sempre e comunque. La sicurezza del personale della Polizia di Stato è la base fondamentale per la sicurezza di tutti, ma ancora oggi il costo di un giubbotto antiproiettile è considerato prevalente rispetto alla tutela della vita di un agente. A questo punto siamo arrivati: che i ragionieri decidono quanti poliziotti possono salvarsi e quanti no. Non siamo nel dopoguerra, ma nel 2015, e i vertici dello Stato si “dimenticano” cosa sia la protezione individuale. Questo è il rispetto che viene riservato a chi rischia la vita per difendere la collettività. Ma quello dei giubbotti antiproiettile non è l’unico punto dolente della provincia, e il motivo è semplice. Benché Novara sia addirittura quart’ultima in Italia per ordine e sicurezza pubblica nella recente classifica de Il Sole 24 Ore (104esimo posto su 107 città), il Ministero dell’Interno e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ci snobbano, considerandoci una realtà di quarta categoria. Basti pensare che una città tranquilla come Trento ha quasi il doppio del personale dedicato ai servizi investigativi rispetto a Novara; ma anche la maggior parte delle piccole città del nostro paese ha un organico simile quando non maggiore. Il SAP non può fare altro che inoltrare un pubblico appello, indirizzato ai cittadini e ai loro rappresentanti politici, affinché il contrasto alla criminalità nella nostra provincia non sia continuamente sottovalutato dagli organi centrali della Polizia di Stato e del Ministero dell’Interno. Non è possibile infatti che semplici conteggi da ragioniere (sbagliati tra l’altro) mettano a repentaglio in maniera così sfacciata l’incolumità dei poliziotti in prima istanza, e subito dopo della cittadinanza".