Novara - In occasione della Giornata Mondiale di Prevenzione del Suicidio 2021 (WSPD), StayAleeve Onlus ha organizzato per sabato 11 settembre una serata per parlare senza filtri della spinosa tematica del suicidio giovanile, troppo spesso considerata un tabù, e per avanzare proposte per una più moderna prevenzione. La serata – introdotta dalla vicepresidentessa Vittoria Avogadro, che ha raccontato come StayAleeve sia nata dalla necessità degli stessi ragazzi fondatori di avere una realtà di riferimento per de-stigmatizzare alcune tematiche – si è svolta nel nascente “Spazio Nòva” nella ex-caserma Passalacqua di Novara e ha goduto di tre ospiti di rilevo: • Maria Adele Piccardo (@meglioadele), una giovane content creator laureanda magistrale in psicologia che da tempo parla ai suoi 10,8K di follower su Instagram di salute mentale e mindfulness; • Mauro Turigliatto, che raccontando la propria storia di dolore per la perdita della figlia Michela ha spiegato come sua moglie e lui si sono rimboccati le maniche per affrontare il lutto, comprendendo che, il più delle volte, non ci sono colpe oggettive; • dott. Mauro Agliati, medico di emergenza e urgenza presso il 118 Piemonte, che ha dato un taglio professionale all’analisi della morte autoindotta, che può spesso essere letta come ultimo stadio di una vera e propria malattia e che, però, altrettanto spesso può essere evitata.
I biglietti gratuiti sono stati esauriti nel giro di soli due giorni dal lancio, segno che c’è sempre più bisogno di trattare tematiche tanto delicate quanto attuali. Il pubblico eterogeneo ha visto la presenza di molti giovani, ma anche di adulti e membri della comunità educante e amministrativa della città. In pieno stile StayAleeve – che senza sminuirli tende sempre ad alleggerire tali discorsi, al fine di renderli accessibili – la serata è stata allietata da musica dal vivo da parte dei Quoziente Inespressivo con una scaletta pensata apposta per l’evento. Un momento di divertente gioco interattivo con il pubblico ha messo in mostra la necessità di aumentare l’informazione della popolazione sulle tematiche riguardanti i disturbi della salute mentale.
Al termine della serata, il presidente Alessandro Buffelli ha consegnato una targa e una pianta alla famiglia di Mauro Tagliafierro, un ragazzo novarese che si è tolto la vita nei giorni precedenti. «Si è percepito un buon senso di condivisione della condizione umana – scrive a StayAleeve un partecipante – con tutte le fragilità, ma anche con la possibilità di condividere dei margini di fiducia sociale, attraverso la forza della parola, soprattutto quella testimoniante».
StayAleeve Onlus è la prima associazione non-profit in Italia ideata, fondata e gestita interamente da ragazzi tra i 18 e i 30 anni per incoraggiare, informare, lottare, ispirare e investire sulla sensibilizzazione contro la depressione, l’autolesionismo e il suicidio giovanile. L’idea di un’organizzazione così particolare è nata dal fatto che ci siamo resi conto che, sebbene esistano sul territorio nazionale alcune associazioni in grado di fornire supporto medico specialistico alle persone che tentano il suicidio, tuttavia queste non rispecchiano le necessità della fascia più debole della popolazione: non solo si occupano esclusivamente di supporto diretto, ma lo fanno con uno stampo non più completamente adatto ai ragazzi di oggi. Inoltre, alcune altre associazioni che trattano tematiche simili sono nate o cresciute con uno stampo più politico che sociale, cosa che per StayAleeve risulta inaccettabile: la manipolazione di fatti gravi non è concepibile, anzi rischia di diventare controproducente. StayAleeve opera principalmente nelle scuole, nelle squadre sportive o negli oratori attraverso incontri di peer education, conferenze e dibattiti al fine di formare i giovani sul tema del suicidio e sui metodi di prevenzione. Nell’ottica di favorire una maggiore attenzione da parte dell’istituzione scolastica alla salute mentale dei ragazzi, StayAleeve ha poi sviluppato un percorso che le scuole possono avviare e condurre autonomamente nei modi e nei tempi che preferiscono. Avviamo anche attività di sensibilizzazione pubblica sulle tematiche del disagio giovanile attraverso eventi pubblici, percorsi, campagne, conferenze e tavole rotonde. Infine, utilizziamo i canali social (in particolare Instagram e Facebook) per avviare campagne di informazione e prevenzione con linguaggi accessibili, comprensibili e amichevoli. Abbiamo inoltre lanciato, giusto qualche giorno fa, NearMe, il primo database che raccoglie i centri di supporto psicologico, ascolto, auto mutuo aiuto, gestione dell'emergenza e somministrazione di terapie divisi per regione e provincia, con la caratteristica comune di essere inclusivi e gratuiti o comunque convenienti. Il progetto rientra nella nostra ottica di rendere sempre più accessibile il sostegno e il supporto a chi ha bisogno e sta vivendo un momento di difficoltà, tristezza o depressione.