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Sono 108 i ricoverati Covid al Maggiore; deceduto un uomo del 1939

APERTO UN NUVOO REPARTO COVID AL 2° PIANO DEL PADIGLIONE C

Novara - Sono 108 i ricoverati Covid all'Aou Maggiore della Carità di Novara: 14 in terapia intensiva, 11 in subintensiva, 30 a Galliate, 53 a Novara; è deceduto un uomo del 1939; 7 dimessi, 2 trasferiti. E' stato aperto un nuovo reparto Covid a Novara, al 2° piano del padiglione C.

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2074 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 421dopo test antigenico), pari al 7,5 % dei 27.698 tamponi eseguiti, di cui 16.578 antigenici. Dei 2074 nuovi casi, gli asintomatici sono 776 (37,4%).

I casi sono così ripartiti: 364 screening, 1112 contatti di caso, 598 con indagine in corso; per ambito: 31 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 152 scolastico, 1.891 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 281.323 così suddivisi su base provinciale: 23.497 Alessandria, 13.732 Asti, 9.150 Biella, 38.679 Cuneo, 21.772 Novara, 149.921 Torino, 10.552 Vercelli, 10.508 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.307 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.205 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 299 ( +23 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.169 (+99 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 27.316

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.365.984 (+27.698 rispetto a ieri), di cui 1.262.807 risultati negativi.

Sono 43 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatosioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.725 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.444 Alessandria, 611 Asti, 392 Biella, 1.156 Cuneo, 804 Novara, 4.463 Torino, 440 Vercelli, 329 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

I pazienti guariti sono complessivamente 240.814 (+1447 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.721 Alessandria, 12.285 Asti,8.179 Biella, 32.727 Cuneo, 18.744 Novara, 127.162 Torino, 8.804 Vercelli, 9.173 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.165 extraregione e 1.854 in fase di definizione.

«La decisione dell’Aifa di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca a livello nazionale dimostra la lungimiranza del Piemonte, che ieri ha saputo agire con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini. È la prova che nella nostra Regione la campagna vaccinale è monitorata costantemente giorno per giorno h24, pronti a intervenire immediatamente dove se ne ravvisi la necessità. Ora ci auguriamo che Ema chiarisca in fretta ogni dubbio, perché la campagna vaccinale deve poter ripartire in sicurezza e con fiducia»: lo sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Nelle scorse ore i NAS avevano già iniziato a sequestrare in tutta Italia il lotto che ieri era stato temporaneamente sospeso in Piemonte a scopo precauzionale. «Procedere con la campagna vaccinale è una assoluta priorità perché il vaccino rappresenta l’unica vera arma per superare l’emergenza che stiamo vivendo da più di un anno ormai - continuano il presidente Cirio e l’assessore Icardi -. In Piemonte andremo avanti continuando e completando le somministrazioni agli over 80 su cui stiamo usando i vaccini Pfizer e Moderna, gli stessi con cui a partire da domani daremo il via alla vaccinazione degli oltre 6 mila disabili nelle strutture residenziali e semiresidenziali piemontesi. Intanto oggi con il supporto dei medici di famiglia è partita la raccolta delle preadesioni anche per i soggetti estremamente vulnerabili e i disabili gravi per i quali sono previsti sempre i vaccini Pfizer e Moderna. Per quanto riguarda invece AstraZeneca, che è stato usato finora per le forze dell’ordine e il personale docente e non docente, abbiamo sentito il ministro Speranza e sospenderemo le somministrazioni per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema. Di certo questa non è una buona notizia per il Paese, ma non possiamo che augurarci che questo momento venga superato al più presto e che la campagna vaccinale possa proseguire al meglio perché rappresenta uno strumento indispensabile per tornare alla normalità».  Alla luce della decisione assunta oggi dall’Aifa e dell’ampliamento della campagna vaccinale, che a breve coinvolgerà numeri sempre più importanti della popolazione, la Regione Piemonte ha anche deciso di costituire all’interno della sua Unità di crisi un Gruppo sanitario di supporto alla somministrazione vaccini, per assistere le Asl, i medici e i punti vaccinali del territorio e fornire tutte le informazioni necessarie ad affrontare eventuali momenti di criticità, come accaduto ieri in provincia di Biella. Sarà costituito dalla responsabile piemontese di farmacovigilanza Laura Poggi, dai responsabili dell’Emergenza Covid-19 e del Settore Prevenzione della Regione Piemonte, Gianfranco Zulian e Bartolomeo Griglio, e dal commissario dell’Area giuridico amministrativa dell’Unità di crisi Antonio Rinaudo.