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STRUMENTAZIONI ALL’AVANGUARDIA PER LA RICERCA BIOMEDICA DELL’“AVOGADRO”

Novara - Sono state presentate lunedì 20 giugno, presso la sede della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute di Novara (in via Solaroli 17), due nuove apparecchiature in dotazione ai Dipartimenti di Scienze Mediche e di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, acquistate grazie al contributo della Fondazione della Comunità Novarese. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti la professoressa Marisa Gariglio, docente di Microbiologia della Facoltà, che ha illustrato le strumentazioni sotto il profilo tecnico, il professor Ilario Viano, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, la professoressa Fabiola Sinigaglia, direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, il Senatore Ezio Leonardi, presidente della Fondazione della Comunità Novarese e il ragioner Giuseppe Nobile, segretario della Fondazione, che hanno illustrato nei dettagli l’operazione. Un co-finanziamento di oltre 23.000 Euro elargito dalla Fondazione ha permesso infatti di dotare i laboratori di ricerca di un microscopio motorizzato a fluorescenza dotato di un sistema di analisi di immagine e di un’apparecchiatura per il trasferimento all’interno di cellule di molecole di DNA o di RNA, due strumenti all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ed essenziali per lo svolgimento di indagini molecolari e cellulari su sezioni di tessuto e cellule in coltura. «Questi tipi di indagini – ha spiegato il professor Viano – sono fondamentali per chiarire i meccanismi molecolari coinvolti nello sviluppo patogenetico delle malattie tumorali, infettive ed autoimmuni, che al momento sono oggetto di studi e ricerche presso i due dipartimenti». «La disponibilità di queste strumentazioni rappresenta un importante avanzamento tecnologico per la ricerca biomedica svolta presso i laboratori – ha proseguito la professoressa Sinigaglia – e offre ai numerosi giovani ricercatori di talento attualmente operativi presso tali strutture di poter sviluppare progetti di ricerca competitivi in campo internazionale e di alto profilo scientifico».