Novara - Una nuova mobilità per un territorio ad alta densità di trasporto. È questo l’obiettivo del progetto della nuova strada extra urbana di collegamento tra Novara e Vercelli presentato oggi al Broletto di Novara dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dagli assessori regionali alle Opere Pubbliche Marco Gabusi e all’Ambiente Matteo Marnati, con i presidenti delle Province di Novara Federico Binatti e di Vercelli Eraldo Botta, e i sindaci di Novara Alessandro Canelli e di Vercelli Andrea Corsaro. La nuova superstrada, che si snoda lungo 11 chilometri con due corsie per ogni senso di marcia separate da spartitraffico, permetterà di eliminare il congestionamento dei 12.000 veicoli che quotidianamente percorrono l’attuale SP 11, oltre ad agevolare l’attività di molte aziende del territorio, ad avvicinare i due poli dell’Università del Piemonte Orientale e a garantire, in futuro, un collegamento veloce con la nuova città della Salute di Novara in fase di progettazione. Entro il mese di marzo la Provincia di Vercelli aprirà il bando per l’assegnazione dell’incarico per la fattibilità tecnico economica dell’opera, che verrà realizzata entro il 2022 e nel 2023 partirà la progettazione definitiva per poi andare in gara e partire con i lavori entro il 2024.
«Siamo riusciti - afferma il presidente Alberto Cirio - a sbloccare progetti che erano quasi dei sogni, come questa superstrada tra Novara e Vercelli, che contribuisce a portare il Piemonte nel cuore logistico dell’Europa. Questa sarà una strada senza pedaggio che, oltre a migliorare nettamente la mobilità dei cittadini, pone le aziende locali nelle medesime condizioni di quelle di altri territori e le rende, giustamente, più competitive. Abbiamo finalmente dato gambe ad un intervento che il territorio chiedeva da molti anni».
«Abbiamo applicato il nostro metodo di lavoro per rilanciare la progettualità dei territori - sottolinea l’assessore Marco Gabusi –. Quest’opera deriva infatti dalla mappatura degli interventi segnalati come strategici dalle Province, sui quali abbiano concentrato ancora di più la nostra attenzione finanziandone la prima progettazione. Abbiamo presentato la necessità di questa superstrada direttamente ai diversi ministri ai Trasporti che si sono succeduti dal 2019 e siamo finalmente riusciti a sbloccare una situazione stagnante da anni».
Nel maggio dello scorso anno la Regione Piemonte ha stanziato 400 mila euro per il progetto di fattibilità tecnico economica (PFTE) e a novembre ha richiesto 50 milioni di euro per realizzare un primo lotto, il cui finanziamento è stato approvato dal Cipess poche settimane fa.
Spetterà ora alla Provincia di Vercelli sviluppare il PFTE Progetto di Fattibilità Tecnico Economica nel tempo più breve possibile, in modo che il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili possa approvarlo e dare il via alla realizzazione dell’opera.
«Quando facciamo le analisi per tutte le ricadute territoriali – afferma l’assessore Matteo Marnati - ragioniamo in termini di una realtà nuova fatta da un milione di persone, che comprende Novara, Vercelli, Biella e Verbania, che può essere competitiva all’interno dello stesso Piemonte ma anche al di fuori. La nostra visione è che se le opere sono fatte in modo intelligente, sono utili e guardano all’aspetto della sostenibilità ambientale possono contribuire al bene dell’ambiente in termini di abbattimenti di inquinanti, di gas serra. Quanti sono i camion che passano da Novara, che escono dall’autostrada per andare a Vercelli? Qual è l’impatto ambientale? Noi pensiamo che avere un’opera infrastrutturale importante come questa possa essere anche un beneficio ambientale. Ritengo dunque che questa sia un’opera fondamentale».
«Vogliamo realizzare la migliore strada possibile – conclude il presidente Cirio - : abbiamo perciò istituito un gruppo di lavoro con le organizzazione agricole per fare un progetto che tenga conto di tutte le istanze. Dopo aver sentito tutti faremo opera. Ma questa volta la faremo davvero».
Un momento di confronto, questo pomeriggio, per illustrare il progetto della nuova superstrada Novara-Vercelli nel capoluogo antonelliano al quale hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte Cirio, gli assessori Marnati e Gabusi, i presidenti delle due Province e i sindaci delle due città. A moderare i lavori il vicepresidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Riccardo Lanzo, che ha seguito da vicino tutta la partita.
"Un lavoro di squadra che ha portato il risultato fortemente voluto - ha commentato il vicepresidente Lanzo -: la realizzazione della Novara-Vercelli, una strada veloce che permetterà di avvicinare ancora di più i due capoluoghi di provincia. E sappiamo bene che con infrastrutture moderne si creano occupazione e sviluppo. Un lavoro di rete, dicevo, perché ha visto la Regione Piemonte e i Comuni interessati partecipare a incontri e confronti anche per reperire i fondi necessari. Non ultimo quello a Roma con il ministro Carfagna. Il Comitato interministeriale per la Programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha infatti annunciato il finanziamento pari a 50 milioni di euro stanziati proprio per la nostra superstrada Novara-Vercelli e la Regione Piemonte si è già fatta carico del costo della progettazione di circa 400mila euro”.
“Voglio dunque ringraziare - ha sottolineato il vicecapogruppo del Carroccio in Consiglio regionale - il presidente della Regione Alberto Cirio, l’assessore Gabusi, l’assessore Marnati, i sindaci di Vercelli e Novara per l’attenzione e l’impegno di questi mesi e nello stesso tempo voglio rispondere a chi ha palesato qualche preoccupazione su questo intervento: verrà pensato, progettato e realizzato nella massima trasparenza, dialogando con il territorio, valutando in maniera attenta l’impatto ambientale, nel rispetto di tutte le norme e in un’ottica di minor consumo di suolo possibile”.
“Abbiamo a cuore le nostre eccellenze agroalimentari - ha quindi concluso Lanzo - e non permetteremo che ne vengano danneggiate. Allo stesso tempo abbiamo a cuore lo sviluppo coerente e sostenibile della nostra regione e vogliamo dotarla di tutti gli strumenti necessari per renderla sempre più attrattiva, al passo con i tempi e capace di offrire al tessuto produttivo quanto occorre. E questo significa occupazione, innovazione, sviluppo, crescita e benessere. La promessa è quella di dimostrare che sapremo anche agire in tempi brevi".