Novara - È accaduto nella tarda mattinata di ieri, giovedì 11 febbraio, all’ufficio postale di via Caviggioli a Novara, dove M.O., quarantacinquenne proveniente dalla provincia di Napoli, si è presentato allo sportello, chiedendo all’impiegata di poter riscuotere una cospicua somma di denaro contante per un rimborso IRPEF. L’impiegata, insospettita dalle fattezze dei documenti presentati, allertava il 113. Intervenuti immediatamente sul posto, gli agenti della Squadra Volanti bloccavano l’uomo, che nel frattempo, accortosi dei sospetti ingenerati, tentava di dileguarsi. A seguito degli accertamenti sui documenti esibiti dal malvivente allo sportello, è stato acclarato che si trattava di una carta d’identità falsa, intestata ad altro soggetto, grazie alla quale l’uomo pensava di poter facilmente truffare l’impiegata, inducendola a consegnargli ben 400 euro. L’uomo è stato dunque tratto in arresto in flagranza di reato per possesso di documenti falsi ed indagato in stato di libertà per il reato di tentata truffa aggravata, sostituzione di persona e falsità materiale commessa dal privato, atteso che è risultato essere falso anche il modulo di rimborso IRPEF prodotto dal malfattore. Oggi si è svolta l’udienza di convalida presso il locale Tribunale, in esito alla quale l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato condannato, con rito direttissimo, per un anno, quattro mesi e giorni dieci di reclusione. Subito dopo l’udienza, al reo è stato immediatamente notificato il provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio dalla provincia di Novara