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Tornano le RizzoStelle (e non è una bufala)!

Territorio e Cultura Odv continua l’impegno per il centro polifunzionale di piazza Donatello con i dolci biscotti di Natale e un laboratorio sulle fake news all’istituto Bottacchi

Novara - 500 grammi di farina, 200 di zucchero, 3 uova, 250 grammi di burro, 1 bustina di lievito e un pizzico di sale. Con questa ricetta i volontari di Agorà Donatello lo scorso anno avevano inventato le RizzoStelle, biscotti a forma di stella ribattezzati così in onore del quartiere. Sulle pagine Facebook di Agorà Donatello e del progetto SpeDD (la sperimentazione di democrazia deliberativa che avviò anni fa la riattivazione dell’ex ambulatorio, oggi centro polifunzionale, in piazza Donatello) si trova ancora la ricetta firmata da Natale, cuoco della parrocchia San Francesco, che da ormai diversi anni supporta con la sua arte culinaria le iniziative a favore dell’associazione. “Un percorso nato dal quartiere per il quartiere” spiegano i referenti del progetto del quale è capofila l’Associazione Territorio e Cultura ODV, che proseguirà la sua azione con nuove iniziative nell’ambito dei servizi, del supporto all’apprendimento, della salute e dell’inclusione sociale e lavorativa nella cornice di Costellazioni Urbane, il progetto emblematico maggiore della Fondazione Cariplo promosso dal Comune di Novara. È possibile prenotare uno i più sacchetti di RizzoStelle (offerta minima 6€ al sacchetto), da quest’anno disponibili oltre alla versione tradizionale e alla cannella, anche al cacao contattando i seguenti numeri: 347 8587092 (Raffaella Pasquale) 329 2705003 (Enrico Zaninetti) 329 4420315 (Giacomo Balduzzi). Chi prenoterà i sacchetti potrà ritirarli sabato 18 dicembre dalle 15 alle 19 in piazza Donatello.

Nelle scorse settimane è proseguito l’impegno di Agorà Donatello a favore dei più giovani, in particolare i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Bottacchi, che si trova in via Juvarra a pochi passi dal centro di piazza Donatello. Già dalla scorsa primavera è attivo un laboratorio settimanale di supporto all’apprendimento animato da un gruppo di giovanissimi volontari, perlopiù studenti universitari e neolaureati. I giovani educatori, infatti, sono supportati da un gruppo di tutores esperte che assicura la propria supervisione delle attività e del quale, oltre alla dott.ssa Pasquale, fanno parte le professoresse Laura Panziera (già preside della Bottacchi) e Laura Magni (insegnante di ruolo e attualmente vice-preside dello stesso istituto). Oltre ad “Attiva la mente”, che lo coordina, il laboratorio è organizzato anche delle associazioni Agorà Donatello, che gestisce il centro polifunzionale, e TessereTerritori APS, che opera in diversi territori del Piemonte nel settore dell’educazione civica. In questi mesi, in vista della partenza del progetto emblematico maggiore, la collaborazione con l’Istituto Bottacchi si è ampliata e intensificata, sviluppando altri laboratori didattici pensati per attività sia curriculari sia extra-curriculari, che nascono da proposte del gruppo di giovani educatori alle quali si è lavorato con uno stile di co-progettazione che ha coinvolto i docenti della scuola, i tutores e altri ricercatori, docenti ed esperti della rete. Uno di questi laboratori è già stato sperimentato con successo con le terze medie: intitolato “Classificare e riconoscere notizie e informazioni negli ambienti digitali”, esso ha visto la partecipazione, nelle scorse settimane, di uno dei giovani educatori del centro polifunzionale (Loris D’Ambra, dal quale è partita l’idea) e di un’agenzia specializzata (Modus Operandi), la quale ha messo a disposizione conoscenze ed expertise per proporre agli studenti una modalità intuitiva, divertente e innovativa per apprendere criteri e definizioni utili a distinguere le vere “notizie” da messaggi di “satira”, “bufale” e “fake news” (che sul web, come noto, tendono a mimetizzarsi e confondersi, dando origine a false credenze in grado di diventare virali in poco tempo). Non soltanto: grazie agli strumenti e alla collaborazione dei formatori è stato possibile mettere gli studenti concretamente alla prova, organizzando una vera e propria “prova pratica” sotto forma di mega-quiz a squadre, con tanto di pulsantiere professionali e certificate. Durante il gioco gli studenti hanno potuto prendere in esame 10 esempi di comunicazioni web per riuscire in pochi secondi a identificare la notizia vera e distinguerla dalle satire, dalle bufale e dalle fake news, mettendo in pratica, con un misto di procedimento sia induttivo sia deduttivo, metodi per la validazione delle informazioni che oggi sono complicati e tutt’altro che infallibili, difficili da apprendere e applicare per tutti, indipendentemente dall’età e dal grado di istruzione. «Una sfida – commentano Giacomo Balduzzi e Davide Servetti che hanno coordinato il laboratorio per conto di Territorio e Cultura – dalla quale dipende molto del nostro futuro come cittadini: un plauso e un ringraziamento va alla Dirigente Prof.ssa Marina Albanese, ai docenti e agli studenti dell’Istituto, che hanno voluto letteralmente mettersi in gioco accogliendo la nostra proposta con attenzione, giocando con serietà su un argomento delicato e cruciale per la nostra vita sociale e per la democrazia».