Novara - M.G. e B.M., entrambi quarantacinquenni ed entrambi novaresi, sono stati denunciati per violazione dell’art.495 c.p., false attestazioni a pubblico ufficiale su qualità personali. Nel corso dell’istruttoria delle domande da essi avanzate, rispettivamente, per il rinnovo della licenza di porto d’armi per uso sportivo e per il rinnovo della licenza di porto d’armi per uso caccia, è stato infatti accertato che gli stessi, entrambi già condannati per “guida in stato di ebbrezza”, avevano taciuto al proprio medico curante l’esistenza di tale pregiudizio penale che, se invece conosciuto, avrebbe impedito il rilascio del certificato di idoneità al porto d’armi. L’aver dichiarato l’inesistenza di precedenti episodi di abuso di sostanze etiliche, ha infatti indotto i medici curanti dei predetti a rilasciare altrettanti certificati preliminari di idoneità al porto d’armi successivamente convalidati da strutture pubbliche, ma che in seguito sono stati revocati proprio sulla base degli accertamenti condotti da personale della Divisione Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione della Questura di Novara e comunicati a quegli uffici.
Al fine di prevenire la consumazione di attività delittuose seguito all’interno della locale struttura ospedaliera Maggiore della Carità di Novara, i responsabili di quel posto di Polizia si sono attivati incrementando i servizi di vigilanza nei reparti ed in tutti quei luoghi facilmente vulnerabili allo scopo di rintracciare gli autori dei reati in questione. In particolare il 4 settembre verso le ore 10 veniva individuato M.E., nato a Milano l’11.9.1986, immediatamente dopo avere manomesso i distributori automatici di bevande allo scopo di impossessarsi del denaro in esse contenuto, circa 150 euro. Il responsabile è stato denunciato a piede libero per furto aggravato ed il denaro recuperato.