Share |

TRUFFA DELL’OROLOGIO AI DANNI DI ANZIANE SIGNORE

PADRE, MADRE E FIGLIA ARRESTATI DALLA POLIZIA ED ARRESTATI PER TENTATA TRUFFA AGGRAVATA IN CONCORSO

Novara - Arrestati tre soggetti, italiani, padre, madre e figlia maggiorenne, per aver tentato la cosiddetta “truffa dell’orologio” ai danni di due anziane signore. Verso le ore 10.30 odierne, una signora di anni 67 si è recata in questa via Sforzesca con la sua autovettura per acquistare degli alimenti, in compagnia di una sua amica di 91 anni, per la quale la prima svolge le funzioni di badante. Mentre si trovavano ferme al semaforo tra via Landoni e corso XXIII Marzo, una donna ha bussato al finestrino della loro autovettura sostenendo di essere stata colpita alla mano mentre erano in movimento. La donna in questione ha mostrato un orologio da polso con il vetro scalfito che ha sostenuto essere di grande valore. Per il danno subìto, ha chiesto la somma di euro 2.500 e ha preteso che la vittima pagasse subito o fornisse un oggetto in oro a garanzia del successivo pagamento. La donna, dopo aver osservato il tagliando assicurativo della macchina, ha riferito alla vittima di conoscere le impiegate della Unipol, presso la quale la vittima è assicurata, e si è offerta di chiamare con il suo telefono. Le ha quindi passato una sedicente impiegata della Unipol che le ha riferito di avere un bonus di 5.000 euro per incidenti di tale genere e le ha detto di pagare tranquillamente i 2.500,00 euro. Dall’altra parte del telefono, a recitare la parte della rassicurante assicuratrice Unipol,  vi era in realtà la figlia e complice della truffatrice. La vittima si è quindi apprestata ad andare in banca, ubicata in questa via San Francesco d’Assisi, con l’accordo che si sarebbero riviste poco dopo sul luogo dell’incidente. Lungo la strada, è stata affiancata fortunatamente da una autovettura il cui conducente, testimone dell’intera condotta truffaldina,  l’ha informata di essere rimasta vittima di una tentata truffa e l’ha invitata a tornare indietro perché la donna e i suoi complici erano stati fermati dalla Polizia. Dalle informazioni acquisite dalla Polizia, la condotta criminosa si sarebbe svolta come segue: i tre soggetti, tra cui una donna, hanno seguito la vettura della vittima per poi bussare al finestrino della stessa, rivolgendole la pretesa di risarcimento del danno subito da un orologio da polso indossato da uno dei complici a causa della manovra della malcapitata. La truffatrice avrebbe poi cercato di salire sulla macchina della donna seguita dalla macchina con a bordo i complici. Un testimone presente ai fatti ha allertato a quel punto il 113 consentendo l’intervento tempestivo di due Volanti che hanno acciuffato i tre rei portandoli in Questura. Presso questo Ufficio, grazie all’approfondimento investigativo da parte della locale Squadra Mobile, oltre ad accertare il tentativo di truffa aggravata odierno, in capo ai tre soggetti è stato delineato un pregresso quadro criminale che li ha visti protagonisti di numerosi fatti analoghi in diverse parti d’Italia, ascrivibili, per il ripetersi delle modalità, nella cosiddetta “truffa dell’orologio”. A seguito di perquisizione sul mezzo utilizzato dai rei sono stati rinvenuti altri orologi, presentanti, guarda caso, il danneggiamento del vetro al pari di quello utilizzato in data odierna. Arrestati nella flagranza del reato di tentata truffa aggravata ai danni di persona anziana, saranno posti al vaglio dell’Autorità Giudiziaria con rito direttissimo nella giornata del 30.5.2014. L’arresto in parola costituisce una tappa nel percorso intrapreso dalla Polizia di Stato e dalle forze dell’Ordine nel contrasto ai reati predatori nei confronti degli anziani, sempre più spesso colpiti a causa della buona fede che ripongono anche nei confronti di delinquenti senza scrupoli.