Novara - Il Fondo Dott. Giovanni Pagani, costituito presso Fondazione Comunità Novarese onlus chiude la settima edizione del Bando con l’approvazione di tre progetti, per un contributo stanziato totale di 52.000 euro. Il Fondo nasce il 19 luglio 2010 in memoria (e seguendo le volontà testamentarie) del Dr. Giovanni Pagani, appassionato collezionista e cultore d’arte, già primario di Urologia presso l'Ospedale San Biagio di Domodossola e si propone di valorizzare la Galleria Giannoni di Novara, sostenere l’attività della Sala Conferenze dell’ex Chiesa della Maddalena in Novara e, in generale, valorizzare Archivi, Biblioteche e Musei di Novara e del suo territorio.
Obiettivo del Bando è, quindi, sostenere progetti che si propongano di tutelare il patrimonio archivistico, librario e museale custodito nel territorio novarese e consentirne una migliore valorizzazione, anche sperimentando approcci innovativi.
L’edizione 2023 del Bando è dedicata alla memoria del professor Raul Capra, riferimento della cultura novarese e membro del Comitato di Gestione del Fondo dott. Giovanni Pagani, alla cui attività ha contribuito fin dalla istituzione, donando generosamente sapere, intelligenza e schiettezza, scomparso nel mese di gennaio.
“I progetti che il Comitato di Gestione del Fondo ha scelto di sostenere – commenta il Presidente della Fondazione Comunità Novarese onlus, Prof. Davide Maggi – sono tre piccole gemme culturali del nostro territorio, forse non conosciute da tutti, ma che rappresentano perfettamente gli obiettivi per cui è nato il Bando. Si tratta di due archivi legati profondamente alla cultura e alla tradizione popolare locale e di una biblioteca di pubblica lettura di un centro di dimensioni moderate che vuole attivare spazi per coinvolgere nuovo pubblico. Tutte idee che si sposano perfettamente con la filosofia della Fondazione e del Fondo Dott. Giovanni Pagani”.
Tre i progetti ritenuti meritevoli di contributo dal Comitato di gestione del Fondo.
“Per la settima edizione del Bando - dichiara il prof. Giovanni Benedetto, rappresentante della famiglia nel Comitato di Gestione del Fondo – il Comitato ha deciso di sostenere tre progetti, che sono sembrati ben rispondere alle finalità istitutive che animano l’azione del Fondo Pagani. Abbiamo scelto di promuovere la prosecuzione del progetto volto alla valorizzazione dell’imponente archivio raccolto dallo storico Cesare Bermani nel suo palazzo di Orta mentre un secondo progetto è anch’esso archivistico, riguardante la digitalizzazione e catalogazione degli album e delle fotografie storiche, presentato con lo scopo di assicurare la conservazione e la fruizione di materiale raccolto da personalità delle famiglie Faraggiana e Ferrandi. Di altro carattere il terzo progetto premiato, a favore del Comune di Castelletto Sopra Ticino, per procedere alla creazione di nuovi spazi e iniziative nella Biblioteca che possano coinvolgere le fasce d’età pre e post-adolescenziali. Sostenendo questi tre progetti, tra loro diversi ma ben rispondenti alle finalità del Fondo, prosegue l’impegno nel promuovere iniziative che, con serietà e rigore, dimostrino di credere nel valore culturale e sociale di archivi, biblioteche e musei e che diventino strumenti, di sempre maggiore conoscenza, delle opportunità fornite dal Fondo Pagani, in un ambito dove ricche sono le opportunità e molte le necessità”.
Nello specifico, i progetti sostenuti sono i seguenti:
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Associazione Culturale Società di Mutuo Soccorso Ernesto De Martino - Voci novaresi. Storia, memoria e tradizioni popolari nell’archivio Cesare Bermani. Seconda fase. L'archivio dello storico novarese Cesare Bermani (nato nel 1937 e ritenuto uno dei padri della storia orale) rappresenta una fonte unica e imprescindibile per la storia dei movimenti politici e sindacali, nonché per la storia delle ricerche sulla cultura operaia e popolare italiana del Novecento; potendo vantare una biblioteca di oltre 60.000 volumi, un archivio di documenti cartacei distribuito in oltre 6.000 fascicoli, una raccolta ampia di manifesti, volantini e opuscoli, un'emeroteca che custodisce 779 testate, un archivio sonoro che raccoglie oltre 3.500 ore di registrazione in 1.026 bobine e una fototeca. Custodito presso l'abitazione del prof. Bermani, in Orta San Giulio, e riconosciuto di "interesse culturale" nel 2018 (con decreto della Soprintendenza dei Beni Archivistici e Bibliografici del Piemonte e della Valle D'Aosta) il patrimonio è stato affidato in gestione all'Associazione Culturale Società di Mutuo Soccorso Ernesto De Martino di Venezia, specializzata nella promozione dell'attività di ricerca, studio e diffusione della conoscenza critica del mondo popolare e proletario, allo scopo di portarne a compimento l'opera di catalogazione e digitalizzazione e di favorirne la piena fruizione. Un primo lotto di lavori, sostenuto tramite l’edizione precedente del Bando Fondo Pagani, è giunto al termine nel maggio 2023, con il lancio del sito www.archiviobermani.it, la schedatura di 2.840 fascicoli, la catalogazione dell'emeroteca, la digitalizzazione di 250 bobine, la realizzazione di un documentario e la sottoscrizione di accordi di collaborazione con importanti istituzioni nazionali (le sezioni ANPI di Novara e Omegna e Zona Cusio, l'Archivio Primo Moroni e l'Associazione Il Cantastorie di Milano, l'Associazione Culturale Circolo Gianni Bosio di Roma, l'Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini di Torino) e le Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale. In questa seconda fase, l'Associazione si propone di completare la schedatura di altri 2.500 fascicoli dell'archivio cartaceo, la digitalizzazione delle rimanenti 776 bobine dell'archivio sonoro e dei periodici custoditi nell'emeroteca, che risultino a maggior rischio di deperimento, l'adesione della biblioteca al Sistema Bibliotecario del Basso Novarese, che fa riferimento alla Biblioteca Civica Negroni di Novara. Costo del progetto 45.400 euro - Contributo ricevuto dal Fondo 25.000 euro
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Comune di Novara - Digitalizzazione e catalogazione degli album e delle fotografie storiche Faraggiana Ferrandi. Il patrimonio civico museale di Novara è costituito anche da fondi fotografici datati fra Ottocento e Novecento e custoditi in diverse sedi, quali la Biblioteca Civica Carlo Negroni, i Musei Civici e Villa Faraggiana di Albissola, donata da Alessandro Faraggiana al Comune di Novara. Si tratta di una collezione di 6.530 fotografie storiche e cartoline, suddivisa fra 42 album, due scatole e una busta collegata ai lasciti di Alessandro Faraggiana e Ugo Ferrandi. Oltre a restituire frammenti della quotidianità delle famiglie donatrici, della società e delle abitazioni, i documenti offrono importanti spunti di conoscenza sui costumi dell'epoca, sull'evoluzione urbanistica di alcune città (Novara, Meina…), sulla moda e le tradizioni del tempo, sulle personalità novaresi e di rilievo nazionale e internazionale dell’epoca. Altrettanto importanti risultano le riprese con finalità di divulgazione scientifica, collegate ai numerosi viaggi fatti in Africa, in Nuova Zemlja e in India e che, documentando stili di vita, costumi e credenze, contribuiscono a dare significato ai cimeli confluiti nelle collezioni di storia naturale e, in generale, alla storia delle esplorazioni coloniali italiane. Di qui, il proposito di garantire la conservazione, la salvaguardia e la valorizzazione di questo patrimonio, attraverso azioni progettuali che prevedono: - digitalizzazione delle singole immagini e delle pagine degli album che le contengono, perché possano essere messi a disposizione di studiosi, studenti e semplici appassionati; - schedatura e inserimento di tutte le informazioni disponibili a esse collegate, con la creazione di un database compatibile con specifiche definite dal Ministero della Cultura; - realizzazione di una teca digitale, collegata a una pagina web, per la consultazione da parte del più ampio pubblico. Previsto anche un percorso di valorizzazione che include cicli di conferenze, mostre, una pubblicazione. Costo del progetto 40.012 euro - Contributo ricevuto dal Fondo 20.000 euro.
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Comune di Castelletto Sopra Ticino - Implementazione della fruizione della Biblioteca per le fasce d’età pre/post adolescenziali. Fra i punti di riferimento della piccola comunità di Castelletto Sopra Ticino, c’è la Biblioteca Civica, che vanta un patrimonio librario di oltre 30.000 volumi e che è parte attiva del circuito delle Biblioteche Associate Novarese e Ticino (BANT); rete nata nel 2012, al fine di sviluppare sinergie (catalogo e tessera unici, prestito interbibliotecario), per servire al meglio un bacino potenziale di 70.000 abitanti (il 30% dei quali iscritti al servizio), distribuito tra i Comuni di Bellinzago Novarese, Cameri, Cerano, Galliate, Oleggio, Marano Ticino, Arona, Mezzomerico e Trecate, Momo e, di recente, Varallo Pombia. A testimoniare questa ambizione alla centralità vi sono: i numeri in crescita, sia rispetto ai prestiti effettuati (dai 4.277 del 2021 agli 8.036 del 2022) sia rispetto ai lettori attivi (dai 656 del 2021 agli 888 del 2022); la proposta di eventi culturali a scopo aggregativo (conferenze, incontri, laboratori, letture animate per le scuole, presentazioni con autori); l'offerta del servizio WI-FI e la possibilità di utilizzare PC messi a disposizione dell'utenza. Si riscontra, però, la difficoltà a raggiungere e coinvolgere le fasce d’età pre (dagli 11 ai 13 anni e dai 14 ai 18) e post adolescenziali (dai 19 anni ai 29). Di qui, il proposito di attivare azioni che consentano di migliorare i risultati: - allestendo una porzione di terrazza della struttura per proporre ai ragazzi delle scuole primarie di secondo grado e secondarie un "ambiente" meno istituzionale dove programmare attività alternative (Paint Art, Scuola DJ, incontri con "influencer" e autori di Manga), studiate e guidate da animatori e con il coinvolgimento del Consiglio Comunale dei Ragazzi; - ricavando una vera e propria aula studio per gli studenti universitari e i giovani lavoratori, che sia separata dalla zona prestito e da quella dedicata ai più piccoli. Costo del progetto 12.000 euro - Contributo ricevuto dal Fondo 7.000 euro.