Novara - Anziani e operatori socio-sanitari a convegno per la prima volta in una casa di riposo. È successo a Novara, nei locali della San Francesco di Viale Roma, diretta da monsignor Ernesto Scirpoli, esperto mondiale in materia di sanità e assistenza e già inviato della Santa Sede all’Onu e all’Oms.
L’iniziativa organizzata in Piemonte riporta l’anziano al centro della scena, in un periodo in cui si parla tanto dell’importanza dei rapporti inter e intra-generazionali per il futuro della famiglia e della società. “Il convegno - spiega monsignor Scirpoli - era rivolto al pubblico di ogni età, abbiamo aperto le porte alla città per mostrare a tutti come vivono i nostri ospiti e soprattutto per illustrare il valore aggiunto offerto dal personale e dai volontari al fine di garantire agli anziani una qualità della vita dignitosa”. L’iniziativa, unica nel suo genere in Italia, si è svolta in collaborazione con la sezione locale di Antea Cisl, dell’Istituto Tecnico Mossotti di Novara, dell’Accademia Antroposofica “Luciano Amadori” e con il sostegno di Equipe Timberland. Il convegno, coordinato da Annalisa Perrino, educatrice professionale, si è aperto con una relazione sul lavoro d’equipe socio-sanitaria in Rsa, è proseguito con l’illustrazione di alcuni progetti educativi per gli ospiti della struttura, si è concluso trattando i temi della riabilitazione e dei diritti della persona e dell’anziano. “Un’esperienza pregnante – conclude monsignor Scirpoli –svoltasi non a caso a Novara, una delle città italiane con la maggiore concentrazione di anziani. Senza contare che l’Italia è il Paese più vecchio d’Europa e, a sua volta, l’Europa è il continente più vecchio del mondo in termini anagrafici. Insomma, il nostro è solo un modo in più per lanciare un segnale e per ricordare a tutti che ci siamo e che i problemi delle strutture di accoglienza, in fondo, sono i problemi della collettività intera”.