Novara - Presentazione ufficiale di “Un Dae per Ricky” la sera di venerdì 4 ottobre nell'arengo del Broletto con numerose autorità comunali come il sindaco Alessandro Canelli, l'assessore allo Sport Marina Chiarelli e la presidente del Coni provinciale Rosalba Fecchio. Come spiega il dottor Daniele Bonvini, promotore con il suo poliambulatorio specialistico dell'iniziativa in ricordo del compianto Riccardo, prematuramente scomparso lo scorso anno: "Per noi è stato un successo, abbiamo già raccolto almeno 5 richieste di corsi BLSD da alcune delle società sportive presenti. Grazie della sentita partecipazione al Sindaco Alessandro Canelli all’Assessore allo sport e pari opportunità Marina Chiarelli, alla Rappresentante del CONI Piemonte Rosalba Fecchio, ai rappresentanti della CSRC CUORE 1990 e dei Lancieri Novara AFT, alla presidente di Simulaid Srl Laura Bendoricchio ed a tutti i numerosi partecipanti che hanno trovato il tempo di ascoltare il nostro progetto! Abbiamo consegnato anche gli attestati dei primi Corsi e i Dae alle squadre obiettivo dei due primi interventi!"
Come ha commentato lo stesso sindaco Canelli: "Al Broletto con l’associazione Un DAE per Ricky: defibrillatori alle società sportive con relativa formazione. Molti dispositivi sono già presenti nell’ambito delle società sportive, ma rimangono ancora tante lacune. Perché lo sport va vissuto pienamente ma in sicurezza".
Ma veniamo allo scopo del progetto: "La defibrillazione precoce - afferma Bonvini - rappresenta un sistema salvavita, unico strumento efficace per intervenire con rapidità su una persona colpita da arresto cardiaco, patologia che rappresenta il 10% dei decessi in Italia e oltre il 50% di quelli causati da problemi al cuore. Il 70% delle persone colpite muore prima di raggiungere l'ospedale, perché le possibilità di sopravvivenza scendono del 10% nel primo minuto e del 50% già dopo 5 minuti, mentre il tempo necessario per l'arrivo dei soccorsi richiede mediamente dai 12 ai 15 minuti. Intervenendo quindi con un defibrillatore DAE semiautomatico entro i primi 3-5 minuti il margine di risoluzione positiva dell'arresto cardiaco aumenta notevolmente. Dotare le società sportive di DEA semiautomatico presente nelle strutture di utilizzo è tuttavia il primo passo, infatti solo un operatore preparato può definire il successo dell’intervento di defibrillazione. Purtroppo i costi del defibrillatore e della formazione spesso scoraggiano la preparazione intensiva di personale delle squadre dilettantistiche che quindi ricorrono spesso a volontari del soccorso esterni dotati di DEA che risultano presenti solo ed esclusivamente durante i giorni di competizione ufficiale, lasciando sguarnito il sito durante gli allenamenti ed eventi non ufficiali (l’attuale normativa infatti si presta all’interpretazione di ritenere obbligatoria alla presenza del DAE quasi esclusivamente per le competizioni ufficiali). Purtroppo invece molti decessi si verificano proprio durante gli allenamenti, pertanto la presenza del DAE e di persone ben preparate all’utilizzo dello stesso, permetterebbe di migliorare significativamente l’efficacia del soccorso in campo. Un defibrillatore DAE semi-automatico è l'unico presidio in grado di aumentare le possibilità di sopravvivenza fino al 50-60% e scegliere di inserirlo nel piano della sicurezza significa scegliere di tutelare la sicurezza e la salute delle persone che vivono quotidianamente spazi pubblici come gli impianti sportivi".