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Una città molto triste

Alcune considerazioni di Maurizio Ciniello

NovaraCi sono nato in questa città ma, come tanti, sono figlio di un'immigrazione voluta e cercata; del resto fino a 30/40 anni fa Novara era una delle città più industrializzate del nord; si poteva tranquillamente definire un paradiso, purtroppo di quel paradiso adesso non c'è più nulla. Ogni discussione che si potrebbe aprire su questo argomento risulterebbe drammatica; l'accoglienza selvaggia e incontrollata degli ultimi anni ha dato il colpo di grazia, per non parlare di ponti, strade e viabilità in generale. Qualcuno intonava "una città per cantare", noi novaresi da qualche anno possiamo dire una "città per piangere". Il futuro non promette niente di buono, il comune e la provincia sono incapaci di dare una svolta; lo stato, al contrario, sembra non voler cambiare una situazione che ormai è proiettata verso la disfatta totale. Nell'orario sbagliato può volerci un'eternità per attraversare la città, la viabilità mostra il limite di una pianificazione che probabilmente non c'è mai stata; ponti che crollano oppure rischiano di crollare, buche che incominciano a somigliare a quelle, ben più note, della capitale, anche se lí sono addirittura protette dai beni culturali. Intere zone sono in mano all'anarchia più completa, anarchia intesa non come movimento politico, ma anarchia senza alcuna regola del buon vivere e soprattutto con ogni sorta di criminalità. La pericolosità di certe zone incomincia a raggiungere livelli da metropoli e, per non farci mancare nulla, abbiamo scuole e sanità sempre più carenti; una città con prospettive future inesistenti, dove ogni genitore inizia a pianificare per i figli un futuro lontano da qui. Non si può neanche associare ad uno zoo, visto che uno zoo almeno un minimo di organizzazione c'è l'ha, al momento Novara è poco più che una città triste.

Sia ben chiaro, sarebbe troppo facile incolpare chi c'è adesso al comando, queste tragedie ci mettono parecchi anni per realizzare la disfatta, noi siamo sul fondo del barile, ma tranquilli, in questa situazione si può ancora scavare più a fondo.

Maurizio Ciniello

 

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