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VIOLENZA DI GENERE: RIUNIONE DEI FIRMATARI DEL PROTOCOLLO D’INTESA

Annaclara Iodice

Novara - L’aula consiliare di palazzo Natta ha ospitato, nella mattinata dello scorso 1° dicembre, la riunione delle Istituzioni e degli Enti firmatari del Protocollo d’intesa contro le violenze sulle donne convocato nel periodo durante il quale numerosi Comuni e associazioni del territorio si sono mobilitati per sensibilizzare l’opinione pubblica in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Come ogni anno i componenti del tavolo provinciale si sono ritrovati, oltre che per analizzare i dati forniti da Centri servizi, Centri antiviolenza, Comuni e Consorzi comunali per i Servizi sociali, per fare il punto e verificare l’andamento del fenomeno delle violenze di genere nel Novarese, anche quello di azioni e progetti messi in atto dai vari soggetti. La riunione è stata aperta dal saluto del consigliere delegato alle Pari opportunità della Provincia di Novara Annaclara Iodice, che si è soffermata sulle iniziative della Provincia fornendo, in particolare, i dati raccolti dal Centro servizi del Servizio Pari opportunità, che, nel corso del 2023 ha assistito complessivamente 13 donne (1 tra i 18 e i 24 anni, 2 tra i 35 e i 44 anni, 10 tra i 45 e i 54 anni), tutte di nazionalità italiana. 10 i casi di donne con figli minori. 1 delle 13 donne assistite si è dichiarata vittima di violenza fisica, 6 di violenza psicologica e 6 hanno dichiarato di essere oggetto di stalking, Solo 1 ha presentato denuncia alle forze dell’ordine.

"Va precisato – ha osservato il consigliere – che la Provincia è un Ente di secondo livello, rappresentativo di una comunità fatta di ottantasette realtà, con competenze molto meno specifiche e dirette rispetto ai Comuni nell’ambito della socio-assistenza. Tuttavia i nostri uffici hanno lavorato e lavorano con grande attenzione rispetto a situazioni di fragilità sociale, di discriminazione e di assistenza alle donne vittime di violenza che si rivolgono al nostro sportello per consulenze legali e sostegno psicologico. I dati raccolti dal Servizio Pari opportunità della Provincia evidenziano che anche le donne fra i 18 anni e i 24 anni possono essere vittime di violenza, violenza che si declina sia sul piano fisico, sia anche sugli altrettanto gravi aspetti psicologici, economici e di stalking: aspetti, questi, che, rapportati a quelli raccolti da altre realtà, si rivelano in crescita in tutto il territorio provinciale, come anche il dato che riguarda casi di vittime ultra cinquantacinquenni. Ringraziamo – ha concluso il consigliere – Istituzioni, Enti e operatori, ricordando, in particolare, il prezioso lavoro svolto dalla Procura della Repubblica rispetto alla fase post denuncia dei vari casi".

Il Procuratore della Repubblica di Novara Giuseppe Ferrando ha rimarcato "la difficoltà di applicazione della normativa vigente al caso concreto, in quanto, se da un lato questa può essere più incisiva, dall’altro diventa restrittiva rispetto all’attività svolta dai pubblici ministeri", invitando inoltre a riflettere "sulle giovani generazioni, rispetto alle quali dobbiamo essere attivi sul piano sociale per sostenerli nell’individuazione di messaggi ambigui".

Quello della violenza di genere è stato definito "un tema difficile" da parte del sovrintendente capo della Questura di Novara Roberto Musco, che ha però sottolineato che "da parte dell’opinione pubblica del nostro territorio si registrano una sensibilità e una consapevolezza particolari: oggi sono anche i cittadini a segnalare situazioni di criticità vissute dalle donne".

Il consigliere di Parità della Provincia di Novara Alessandra Orrico ha ricordato l’attività svolta negli ultimi mesi "in particolare nell’ambito lavorativo: ii casi di violenza e molestie che avvengono nei luoghi di lavoro sono decisamente delicati, anche perché difficilmente le donne denunciano".

Edit Shahi, dirigente medico dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, ha chiesto di inserire "anche l’Aou nel Nodo anti-discriminazione territoriale", mentre il presidente dell’Ordine degli avvocati della Provincia di Novara Giulia Ruggerone ha evidenziato "la necessità di finanziare progetti specifici anche per intervenire sul soggetti maltrattanti, spesso recidivi". Il consigliere Iodice ha proposto di collaborare in questo senso con gli psicologi consulenti del Centro servizi della Provincia.

Elena Gambino, funzionario dell’Uepe del Ministero della Giustizia, ha precisato che "attraverso il progetto “Sentirsi l’altro” vengono già svolte attività rieducative sui soggetti maltrattanti attraverso la presenza di pedagogisti e psicologi che aiutano il soggetto a lavorare sulla responsabilizzazione e della responsabilità individuale anche negli episodi di violenza di gruppo".

La presidente dell’Ordine degli Psicologi della provincia di Novara Anna Sironi e la psicologa Giuliana Ziliotto hanno ricordato quelle che sono istituzionalmente le competenze dell’Ente Provincia "che – hanno detto – nonostante le limitazioni imposte dall’essere un Ente di secondo livello senza dirette competenze in materia di servizi sociali da sempre collabora nell’organizzazione di servizi e nel coordinamento del lavoro di rete territoriale svolto anche grazie al Protocollo d’intesa contro le violenze sulle donne".

L’assessore alle Pari opportunità e Istruzione del Comune di Novara Giulia Negri ha evidenziato "il lavoro svolto all’interno del mondo scolastico anche attraverso le attività dell’assessorato alla Gentilezza: insegnare a un bambino a essere gentile, soprattutto nel caso di vittime o testimoni di violenza, significa fornirgli strumenti educative per costruire rapporti basati sul rispetto".

Il consigliere provinciale Marta Moalli ha infine rimarcato "l’obiettivo di costruire reti sempre più concrete, con particolare attenzione ai giovani esposti ai messaggi spesso negativi dei social network, proponendo progetti capaci di intercettare finanziamenti".