Novara - Un gazebo nel cortile dell’ospedale per illustrare i servizi offerti dalla struttura Terapia del dolore dell’azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara: così si è sviluppata martedì 27 marzo l’iniziativa dall’associazione “Vivere senza dolore”, presieduta da Marta Gentili. Obiettivo dell’evento era quello di verificare, attraverso una stretta collaborazione tra enti, clinici, pazienti e cittadini qual è la reale situazione in merito al trattamento del dolore negli ospedali italiani, nonché la conoscenza delle possibilità di combattere il dolore messe a disposizione dal servizio sanitario.
Come ha sottolineato la dirigente del servizio, dottoressa Rossella Marzi, negli ultimi anni sono stati compiuti grandi passi avanti per quello che riguarda l’approccio al dolore ed ai trattamenti ad esso correlati. Si è assistito ad un vero e proprio cambiamento culturale culminato, grazie alla Legge 38 del 15 marzo 2010, al riconoscimento del dolore come una vera e propria malattia. Questo è quanto stabilisce la legge, ma la realtà con la quale i malati di dolore cronico si devono ancora oggi confrontare appare molto diversa. Anche oggi sono molti i cittadini che non ricevono le giuste terapie.
Ed ecco l’importanza di giornate informative come quella di oggi al “Maggiore”. All’incontro è intervenuto anche il presidente della Provincia, Diego Sozzani che ha dichiarato: «Il benessere della comunità passa necessariamente dalla consapevolezza dei servizi e delle prestazioni che una struttura come quella del Maggiore può garantire alla cittadinanza. Il mio personale ringraziamento va a tutte le persone che si adoperano per il bene comune, mettendo a servizio degli altri le competenza, professionalità, tempo e passione».