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Addio dolce, folle, caparbia e sorridente Stefania

I colleghi del Cisa la ricordano con grande affetto: “Non sarai mai dimenticata!”
Stefania Demarchi

Romentino - Il saluto dei colleghi del Cisa, il Consorzio dei servizi socio-assistenziali, ad una persona che è stata compagna di viaggio, guida preparata, insostituibile e certamente indimenticabile da 5 anni, da quando nel 2019 aveva assunto la direzione. La dottoressa Stefania Demarchi, venuta a mancare a Novara per un male incurabile all’Aou Maggiore della Carità, lascia un ricordo indelebile nel cuore e nell’anima di chi l’ha conosciuta e apprezzata nel suo quotidiano.

Come spiegano il presidente del Cisa, dottor Corrado Torchio, e tutti i vari collaboratori del Consorzio: “Se ne va una persona determinata, che attraverso le sue parole e l’esempio ci ha trasmesso la forza di andare avanti e credere nei progetti per i nostri assistiti. La sua frase, anzi la sua ragion di vita era: ‘Se vuoi davvero qualcosa, alzati e vai a prendertela!’. Come dimenticare la sua determinazione, dedizione, passione e perseveranza nel lavoro sino all’ultimo giorno, all’ultimo istante… Una persona unica, inimitabile per tutti noi, che ci aiuterà, anzi ci sta già ora aiutando a proseguire su quel solco da lei tracciato, fatto di massima attenzione per gli ultimi e per i nostri assistiti, in particolare diversamente abili e anziani”.

Stefania era un vulcano di idee ed iniziative, molte delle quali che partivano da zero: “Riusciva a coinvolgere e a conquistare tutti, enti pubblici e privati – proseguono Torchio e dal Cisa – ma anche tanti cittadini e collaboratori che a vario titolo l’avevano conosciuta e apprezzata, per quella sua ‘lucida follia’, quella luce negli occhi e nel suo sorriso, che significava aver trovato la soluzione ad un problema, anche quelli più grossi e difficili. La dottoressa Demarchi è stata la nostra forza, colei che ci ha sempre spronati a dare il meglio di noi stessi per raggiungere un risultato e credere in quel che facevamo. Un illuminato esempio di direttore, nel senso letterale del termine: abile nel dirigere e nel determinare la rotta da seguire. Ci ha insegnato con la dignità con cui conviveva con la malattia che niente è impossibile e che anche gli ostacoli più insormontabili possono essere superati. Grazie a lei abbiamo imparato come interagire con il mondo che ci circonda e come e cosa fare per far diventare un progetto realtà, pur in un ambito così delicato e sensibile come i Servizi sociali”.

“Aveva competenza, capacità, passione e, lo ripetiamo, quella follia che ora appartiene a tutti noi, nessuno escluso. Il nostro obiettivo – concludono il presidente Torchio e i collaboratori del Cisa – sarà quello di continuare con quello spirito che solo lei è stata capace di trasmetterci e di non arrenderci mai. Addio Stefania”.

L’estremo saluto alla dottoressa Demarchi avrà luogo venerdì 5 luglio a Novara alle ore 15.30 presso la Parrocchia di Santa Rita in via Visintin 24.