Cerano - "Il 2016 - segnala il consigliere comunale d'opposizione, Alessandro Albanese -si apre come si era chiuso il 2015 per quanto riguarda la casa dell'acqua di Cerano, cioè con un cartello che avvisa sull'interruzione del servizio. Alla fine dello scorso mese di novembre il distributore di acqua era tornato in funzione dopo un mese di stop causato, a detta del sindaco Flavio Gatti, dall'umidità all'interno della struttura e quindi dal relativo intervento di ripristino; la precedente chiusura invece fu causata dall'utilizzo incauto da parte di alcuni utenti, sempre secondo le dichiarazioni del primo cittadino. E questa volta? Al di la della causa, gli aspetti che vanno considerati sono due: il disservizio che si crea ed i costi per gli interventi necessari a rimettere in funzione l'impianto. Infatti non è accettabile che la casa dell'acqua funzioni a mesi alterni, evidentemente vi sono delle problematiche che vanno risolte in modo da offrire ai cittadini che intendono usufruirne un servizio degno di tale nome; così come non ha senso continuare a stanziare soldi pubblici, diverse migliaia di euro ogni volta, per rimettere in funzione l'impianto. In varie occasioni ho posto all'attenzione di chi amministra Cerano tale situazione, mi auguro che questa sia la volta buona; sono auspicabili un controllo più efficace sui punti di erogazione anche con l'ausilio di una telecamera collocata meglio (quella attualmente presente sembrerebbe non permettere un monitoraggio adatto), e a questo punto sarebbe il caso di pensare ad una ubicazione diversa per la struttura, dove non vi siano certi problemi come l'umidità. Sulla bontà del servizio niente da dire, l'aspetto negativo è evidentemente rappresentato dalle modalità di gestione e su questo è il caso di intervenire".