Cerano - Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale di minoranza, Alessandro Albanese (Cerano Riparte): "Cerano è un paese sotto assedio della criminalità. Affermazione troppo forte? Pensando a ciò che sta avvenendo neanche più di tanto... Ormai non passa mattina senza che in paese non di debbano commentare i furti riusciti o tentati nelle abitazioni la sera o la notte precedente; solo per citare gli ultimissimi episodi vanno menzionate via Ranzina, dove l'arrivo del proprietario ha messo in fuga i ladri così come avvenuto in una palazzina di via Borghetto, via Mortara dove i malviventi hanno agito in piena notte mentre in casa i proprietari dormivano e via Lobrino, dove sono state prese di mira più abitazioni "in serie", qualcuna anche due volte nel giro di pochi giorni. Tutto questo non può essere considerato normale e soprattutto non può più essere tollerato! Le Forze dell'ordine, con i noti problemi di organico e di dotazioni, agiscono al massimo delle loro possibilità e vanno ringraziati per questo; ciò che manca nel nostro paese è un'azione decisa e strategicamente pianificata da parte dell'Amministrazione. Siamo ad un punto in cui non è più tollerabile che il problema venga minimizzato o che ci si nasconda dietro a scusanti quali le risorse che mancano o l'impossibilità di mettere in atto misure mirate ad arginare i fenomeni di cui si parla. Compatibilmente con la condizione generale che caratterizza questi anni, Cerano a questo punto ha la necessità assoluta di una politica diversa nell'affrontare quella che è una vera e propria emergenza. Con questo stato delle cose non si può certo pensare di aver ridotto il problema con la convenzione fra Trecate, Cerano e Sozzago per la gestione della Polizia Locale; sono necessarie ben altre misure quali controlli più serrati sulla presenza in paese di persone che si possono definire sospette o investimenti in tecnologia con strumenti che permettano maggior controllo del territorio, come avviene in altri Comuni anche a noi vicini. Ho sollecitato l'Amministrazione in diverse occasioni su tali questioni, arrivando anche a chiedere un Consiglio comunale aperto per un confronto diretto con la popolazione: le risposte hanno sempre lasciato a desiderare. A questo punto non escludo di procedere con altre iniziative, anche eventualmente con il coinvolgimento della cittadinanza, con l'obiettivo di restituire a Cerano un po' di serenità in più; così davvero non è possibile continuare".