Cerano - "Nella giornata di giovedì 20 ottobre - ci scrivono dalla Croce Rossa di Trecate (che presta servizio anche a Cerano e Sozzago) - ci è stato comunicato che, all'uscita del cimitero di Cerano, erano presenti dei volontari richiedenti offerte in denaro (da inserire in una busta intestata) per l'acquisto di un'ambulanza. La cosa grave, verificata da una testimonianza diretta, è che queste persone ci risulta si siano spacciate per volontari della Croce Rossa di Trecate. Incalzati da una ceranese dubbiosa hanno ribadito di essere volontari CRI e di conoscere anche un paio di effettivi volontari (ovviamente i nomi li aveva fatti la cittadina sospettosa, loro si sono limitati a confermare). Senza ovviamente dar adito a polemiche e senza giudicare l'operato altrui, il Comitato Locale di Croce Rossa di Trecate vuole però specificare che NON ha niente a che vedere con tale iniziativa. Questa precisazione è necessaria in quanto molte persone, anche nel recente passato, ci hanno confessato d'aver aderito alla questua perchè pensavano si trattasse di una raccolta fondi destinata alla CRI trecatese. A tal proposito vale sempre la pena ricordare che ogni attività di Croce Rossa sul territorio è contraddistinta dall'esposizione del simbolo istituzionale (la croce rossa su fondo bianco iscritta nella data di ratifica della Convenzione di Ginevra, tale simbolo, se non esposto in alcune attività, è comunque presente sulle divise) e ogni volontario CRI è in possesso di un tesserino di riconoscimento valido a livello internazionale. Ci sono decine di gruppi meritevoli che operano sul territorio, non vogliamo certo dire che Croce Rossa ha qualche tipo di esclusiva, ma è giusto che si facciano riconoscere senza dubbio alcuno. Non entriamo nel merito delle intenzioni di altre associazioni ma, per evitare spiacevoli fraintendimenti, troviamo giusto specificare che la CRI non effettua raccolte di oblazioni con tali modalità ed è completamente estranea a ciò che sta avvenendo in questi giorni. Ognuno può decidere a chi destinare il proprio denaro secondo coscienza, è bene però che sia consapevole che, almeno in questo caso, NON lo sta destinando alla Croce Rossa di Trecate. Crediamo nella trasparenza e reputiamo sia essenziale fornire un'informazione corretta in merito alla vicenda, solo ultima di una lunga serie, perchè, se è assolutamente lecito effettuare richieste di offerte ai passanti, non è altrettanto onesto sfruttare un equivoco o, molto peggio, fingere di rappresentare un'associazione senza averne titolo".