Trecate - Soltanto in pochi conoscono quali sono i rischi della rete. Dobbiamo fare attenzione, collegandoci con internet, verificando lo scambio di email, l'inoltro di sms, le nuove app, attraverso cui possiamo essere truffati se non prestiamo attenzione su cosa abbiamo davanti. Attenzione quindi se quel signore al telefono dice di essere un funzionario Inps e mi sta chiedendo dei dati sensibili: è davvero un dipendente dell'Ente di previdenza o un pericoloso truffatore? L'Inps contatta l'utenza tramite sms. Ma non si tratta di sms che contengono link, come quelli truffaldini, ma semplicemente messaggi che sollecitano un'azione da svolgersi. In secondo luogo l'Inps può contattare telefonicamente, ma lo fa solo nei casi di prenotazione dell'accesso agli sportelli di sede. Inoltre l'Inps può comunicare tramite l'invio di comunicazioni scritte o anche tramite documentazione digitale in cassetta postale on- line. È inoltre importante sapere che l'Inps non acquisisce mai, né per telefono, né tramite email le coordinate bancarie degli utenti o altri dati che permettono di risalire a informazioni finanziarie; quindi non bisogna mai dare seguito a richieste sospette che arrivano per email non certificate o per telefono o tramite il porta-a-porta. E poi occorre mostrare diffidenza verso chi dichiara di dover effettuare accertamenti di varia natura in ordine ai nostri dati. Infine... attenzione al phishing! Questa è una delle truffe più diffuse e pericolose che mira al furto dei dati sensibili degli utenti, attraverso l'invio di email che fingono di provenire dall'Inps ma in realtà sono inviate da truffatori. Non rispondete mai alle email che vi invitano ad aggiornare i propri dati personali o le proprie coordinate bancarie, cliccando su un link, per poi ricevere il presunto accredito di pagamenti e rimborsi da parte dell'Inps. È capitato di leggere espressioni come: “Accedi al tuo portale di rimborso delle tasse ed aggiorna le informazioni. Hai tempo fino al 31 di luglio!”.
In definitiva: attenzione a chi vi offre fantomatici bonifici; non aprite mai allegati sospetti; non rispondete alle truffe telefoniche, che è un grande classico di truffa, neanche quando ti propongono i cosiddetti prestiti convenzionati con l'Inps e che poi non figurano negli elenchi. Ma la nuova frontiera dei truffatori riguarda anche quelli realizzati nei confronti del settore militare, delle forze dell'ordine, ma anche quelli verso la sanità e il settore banking & finance. Il mio auspicio è che grazie all'osservazione di queste semplici regole di cautela informatica si possono evitare questi fenomeni di truffe ormai così fortemente dilaganti. Quindi la parola d’ordine è: diffidate, diffidate di tutto in particolare quando vi collegate ad Internet!
dott. Vincenzo Guarino