Trecate - Ci scrive un residente di via San Cassiano, del quale per motivi di privacy preferiamo dare solo le iniziali F.M., riguardo a cosa succede nel 'circolone' posto nella stessa via. "E' da troppo tempo ormai che mi devo sorbire i canti, le nenie e le grida di gente che "dicono" stia pregando. Urla a più non posso; musica a tutto volume; però... cosa vuoi dirgli... stanno pregando poverini... Poverini?!? Stanno prefando?!? Certo, perché se provi a ribellarti a questa tortura passi per razzista. Allora basta dire che si sta facendo cultura religiosa per poter fare ciò che si vuole e come si vuole. Ma scusate, i limiti sonori? La Siae (per i più sconosciuta)? Basterebbe chiudere i finestroni che loro, invece, noncuranti del fastidio arrecato, lasciano aperti. Se ci sono delle regole, valgono per tutti. E la cosa che più mi fa arrabbiare è sapere che tutti gli abitanti della via in questione hanno fatto le loro rimostranze, ma senza nessun esito. E come mai se si lamentano per la musica fatta all'esterno dei locali pubblici (con regolare autorizzazione) oppure per le feste in piscina (diurne) o per il Motor Weekend immediatamente si impediscono tali attività? Mah... Nello specifico mi riferisco alle attività 'religiose' svolte nel salone soprastante il circolo di via S. Cassiano".