Trecate - Nessuno o quasi ne ha parlato, tranne un mensile, facile da capire, ‘Le Leggi Illustrate’. La legge 17 luglio 2020 n.7 ha istituito il fondo per il reddito di libertà, per le donne vittime di violenza, che per il 2020 ha previsto uno stanziamento di 3 milioni di euro che incrementano il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Con tali risorse il nostro Governo si propone di aiutare le donne, in condizione di povertà, fornendo loro un aiuto economico e percorsi di autonomia ed emancipazione. In data 20 luglio 2021 è stato pubblicato il Dpcm che definisce i criteri per la ripartizione delle risorse stanziate e l'Inps, con la Circolare n.166 dell'8 novembre 2021, ha illustrato le modalità per presentare la domanda di accesso al Reddito di Libertà. Ma cos’è il Reddito di Libertà? È un ‘bonus’ economico che prevede l'erogazione di 400 euro su base mensile per 12 mensilità. La stessa prestazione è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito, come: il Reddito di Cittadinanza, il Reddito di Emergenza, l’Indennità di Disoccupazione, la Cassa Integrazione Guadagni, l'Anf, eccetera. Viene erogato a donne con o senza figli minori: - vittime di violenza, - che sono residenti nel territorio italiano; - che sono seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni; - che sono seguite dai Servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. L'Inps aveva previsto inoltre che le domande dovevano essere presentate entro la fine dell'anno 2021. Troppo poco tempo per presentare le domande, in meno di un mese. Le donne interessate al beneficio avrebbero dovuto effettuare troppi adempimenti, l'ultimo dei quali era quello di consegnare la domanda redatta al proprio Comune di residenza. I Comuni a loro volta avrebbero dovuto trasmettere tutti i modelli all'Istituto di Previdenza. Morale: non sono state moltissime le donne che ne hanno beneficiato. Sul sito dell'inps www.inps.it è possibile controllare lo stato della propria domanda. La buona notizia è che con msg. 4352 del 7 dicembre 2021 l'Inps ha chiarito che tutte le domande presentate e non accolte nel corso dell'anno per insufficienza del budget non saranno definitivamente scartate al 32/12/2021, ma saranno valide ancora per l'anno 2022. Chiudiamo infine con un’altra nota di speranza. Nella legge di Bilancio già approvato, sono stati presentati diversi emendamenti, volti ad aumentare lo stanziamento per il Fondo per il Reddito di Libertà, in modo che sia possibile accogliere più domande nell'anno 2022.
dott. Vincenzo Guarino