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CITTA' FUTURA APRE LA SEZIONE DI TRECATE

CESARE FREGONARA (NEO REFERENTE LOCALE): "ANCHE LA NOSTRA CITTA' SARA' CARDIOPROTETTA"
Ivan De Grandis e Cesare Fregonara

Trecate - L'associazione culturale "Città Futura" rende noto che, visto l'aumento considerevole del numero dei soci, e visto il gruppo trecatese che si va consolidando giorno per giorno, è stata aperta nelle scorse settimane la sezione di Trecate. Il Direttivo ha individuato quale Referente Cittadino il trecatese Cesare Fregonara. "L’Associazione Culturale "Città Futura" è nata a Novara per volontà di un gruppo di amici che hanno deciso di condividere parte del loro tempo libero in un contesto di socializzazione, di amicizia, di confronto, di approfondimento, di informazione, di impegno sociale e di svago con l'intenzione di costruire una più ampia comunità umana - spiega Ivan De Grandis, presidente dell'associazione - sono felice di poter dire che questa comunità sta crescendo sempre di più e oggi, con la nascita della sezione trecatese sotto la responsabilità del validissimo Fregonara, è stato posto un altro importantissimo tassello di questa crescita".

"Ringrazio il presidente e tutti i soci di "Città Futura" per l'importante incarico conferitomi e garantisco tutto il mio impegno ed entusiasmo sul territorio - commenta Fregonara, neo referente cittadino - L’attivazione di questa nuova sezione è stata fortemente voluta da un nutrito gruppo di soci trecatesi. Già da tempo Trecate, con Mattia Morelli, esprime il Vice Presidente di "Città Futura", ora con la sezione che gode come da statuto della sua completa autonomia daremo il via ad una serie di iniziative già calendarizzate. Possiamo dire fin da ora che parte il progetto "Trecate Città Cardioprotetta" già attivato nei mesi scorsi da "Città Futura" nel Comune di Novara con il sostegno del Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin, del Vice Ministro alla Giustizia On. Enrico Costa, del Presidente della Provincia Matteo Besozzi e del Novara Calcio. Lo scopo è sensibilizzare sull'importanza della presenza di defibrillatori semiautomatici esterni, i cosiddetti DAE, nei luoghi pubblici, oltre a cercare di installarne il più possibile con una bella raccolta fondi. Il costo per un singolo defibrillatore varia tra i mille e i due mila euro ma è uno strumento fondamentale in caso di arresto cardiaco che purtroppo ogni anno uccide in Italia oltre 60.000 persone: è come se ogni 365 giorni sparisse una città dalla cartina geografica. Con la diffusione dei defibrillatori è stato quasi quadruplicato il numero di persone salvate dal decesso: si è passati dal 5% al 20%".