Galliate - 6-8 Luglio: un campo d’emergenza insieme ai futuri medici senza frontiere provenienti da ogni parte del Mondo, una spettacolare maxi-esercitazione al loro fianco nelle campagne del Varallino in un ipotetico scenario catastrofico, un viaggio internazionale nella dimensione più autentica ed universale di Croce Rossa, condividendo il vero spirito umanitario senza barriere di lingua, di razza o di geografia.
E’ stato un fine settimana intenso ed emozionante per la CRI Galliate, che ha avuto l’onore di ospitare per il terzo anno consecutivo il corso di specializzazione in medicina dei disastri - tecnicamente il T.D.M.T., ovvero il “Training Disaster Medicine Trainers” - organizzato dal CRIMEDIM e dall’Università del Piemonte Orientale, riservato ai giovani studenti di medicina destinati ad operare in contesti di emergenza. Anche quest’anno, dunque, l’ampio piazzale della sede CRI galliatese in via Cesare Battisti si è trasformato in un maxi-accampamento dotato di tende dormitorio, cucina e servizi, dove 18 giovani allievi provenienti da molto lontano – Svezia, Iraq, Stati Uniti, Messico, Cile, Burkina Faso, Singapore – hanno sperimentato la “precarietà” della vita di campo, seguendo le lezioni di teoria in aula e poi affrontando una spettacolare esercitazione a sorpresa sabato sera nelle vicine campagne del Varallino, ovvero la gestione di decine di feriti provocati da un evento disastroso durante un concerto.
“Anche quest’anno è andata molto bene – ha dichiarato Andrea Torgano, referente del campo per CRI Galliate – ringraziamo tutti i volontari impegnati, compresi i colleghi dei Comitati di Novara, Borgomanero, Trecate e Oleggio, che ci hanno dato una mano nell’organizzazione, l’Amministrazione comunale e la Pro Loco per l’accoglienza ai ragazzi. Tra montaggio e smontaggio tende, logistica, cucina e mensa, trucco e simulazione, soccorso e trasporti abbiamo avuto davvero molto lavoro, ma né è valsa la pena. Anche i nostri ospiti hanno apprezzato e si sono divertiti”.
Sylvya, studentessa 22enne messicana, si racconta con il sorriso: “Anch’io sono volontaria di Croce Rossa, in Messico, e mi sono trovata benissimo qui con voi. L’esercitazione di ieri è stata impressionante. Vi ringrazio per l’accoglienza e per l’ospitalità”.
Molto entusiasta anche Caroline, 26 anni, proveniente dal New Jersey e per la prima volta in Italia: “Amo il vostro Paese e sono rimasta colpita da questi posti, così tranquilli e verdi; da noi è difficile trovarli, siamo abituati alle grandi città. Dove vivo, vicino a New York, sono autista ed operatrice del soccorso. Conosco Croce Rossa, da noi si occupa prevalentemente di grandi emergenze. Ora mi fermerò ancora qualche giorno in Europa, tra Roma e Budapest, e poi tornerò a casa”.
Anche per i volontari, coinvolti sia nella gestione del campo sia nell’esercitazione in qualità di truccatori, simulatori e soccorritori, è stata un’esperienza unica, umanamente e professionalmente parlando: “Siamo contenti di aver partecipato – spiegano Mauro eSamantha, soccorritori CRI da molti anni – abbiamo avuto l’opportunità di lavorare in squadra con persone diverse da noi, superando anche le barriere linguistiche, in contesti critici sicuramente non usuali. Poi è sempre utile fare pratica con strumenti e presidi che nel quotidiano, fortunatamente, non si usano con grande frequenza”.
“E’ un onore per noi contribuire ad un’iniziativa così importante - ha commentato Remo Bignoli, presidente del Comitato CRI di Galliate - ringraziamo il CRIMEDIM e l’Università del Piemonte Orientale per aver rinnovato la fiducia nei nostri confronti e tutti i volontari che hanno reso possibile l’organizzazione. In questi giorni abbiamo respirato un clima internazionale grazie ai nostri giovani ospiti, continuando come sempre a svolgere i nostri servizi istituzionali”.