Trecate - Claudio M. è un pensionato che ha avuto nei giorni scorsi una vicenda personale molto particolare e che ora vuole raccontare. "Lo scorso mercoledì 3 dicembre ho avuto un malore e la mia compagna ha chiamato subito il 118; sono stato portato con un mezzo della Croce Rossa al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Novara, dove sono stato ricoverato per due notti e a mezzogiorno di venerdì 5 sono stato dimesso. Per i sanitari del nosocomio novarese ero infatti guarito; se mi fossi sentito male mi avevano consigliato di farmi somministrare dal mio medico curante dell'ossigeno. Neanche il tempo di tornare a casa e ho avuto un nuovo malore, ancora peggio di quello precedente. E' stata chiamata ancora l'ambulanza e mi hanno fatto una puntura di cortisone e somministrato l'ossigeno. Volevano poi ricoverarmi ancora al Maggiore ma ho rifiutato. La mia compagna mi ha caricato in auto e mi ha portato all'ospedale di Legnano, quello che è stato inaugurato pochissimo tempo fa. Qui ho trovato una struttura magnifica e del personale non solo gentile ma particolarmente collaborativo. Sono stato curato a dovere e sono rimasto nel nosocomio lombardo ben sei notti. Cosa avevo? Una seria malattia respiratoria, non una cosa di poco conto... e ora sono finalmente a casa, guarito e in forma. Non c'è paragone tra i due ospedali - conclude Mungo - sia dal punto di visto della struttura che del personale, dove vedi che lavorano più serenamente, meglio e in modo più professionale. Se la mia compagna non m'avesse portato a casa cosa ne sarebbe stato di me? Magari non ero neanche qui a raccontare quanto mi è successo...".
Per qualsiasi ulteriore chiarimento da parte degli Ospedali la redazione è a totale disposizione.
Gianmaria Balboni