Galliate - Episodio che testimonia un disservizio delle Poste subito dalla famiglia di Cosimo Bifano di Galliate.
“Mi preme segnalare un grave disservizio causatomi dal postino dell’ufficio postale di Galliate (No). In data 6 aprile 2012 mio figlio Marco attendeva da Sansepolcro un piccolo pacco spedito in contrassegno con raccomandata 1 con codice di riferimento 052707983710 spedito il 5 aprile alle ore 9,50 con il costo di 13,50 euro. Verificato il percorso del pacco via internet, mio figlio sapeva che doveva essere consegnato il 6 aprile e pertanto non ci siamo sposati da casa per attenderlo. Le dirò di più alle ore 13,30 circa ho incontrato la postina signora Angela che prima ci consegnava la posta in via San Gambaro e conoscendomi mi ha detto che c’era un pacco per Marco e che il postino di riferimento lo avrebbe consegnato in giornata. Verso le ore 15 circa mia moglie sentiva il motorino del postino e sapendo che c’era sto benedetto pacco e non sentendo suonare al citofono, è scesa in strada per vedere. E qui che nasce la beffa che ci ha fatto molto arrabbiare perché il postino senza nemmeno suonare ha lasciato nella nostra buca l’avviso di consegna riportando proprio l’ora delle 15. Le faccio notare che in casa abbiamo due cani che appena sentono il citofono si mettono ad abbaiare e sarebbe stato impossibile non sentire. Ma non basta, mia moglie immediatamente si è recata all’Ufficio Postale dove l'impiegata le raccontava che i pacchi non dipendono dalle poste e che non sapeva come risolvere il problema ma che si sarebbe adoperata per recuperarlo e di ripassare tra una mezz’ora. Chiaramente arrabbiata mia moglie è tornata a casa e mi ha raccontato l’accaduto e siamo ritornati all’ufficio dove avevano recuperato il pacco e c’è lo hanno consegnato facendoci notare che era stato come un favore. A questo punto per essere certi che i pacchi non dipendono dalla posta abbiamo chiesto alla direttrice dell’Ufficio che ha confermato tutto quello che l’impiegata ci aveva esposto. La stessa ha ribadito che il postino dipende da un altro impiegato, che però sarebbe stato presente solo il martedì 11 aprile e che se volevamo reclamare ci saremmo dovuti rivolgere a lui. Ho provato in tutti i modi a farmi spiegare come mai sulla lettera di vettura c’è scritto Poste italiane e poi la responsabile dell’ufficio dice che non dipende da lei la consegna, ma senza alcun esito. Anzi l’atteggiamento è stato sempre quello del favore e non quello del diritto di aver pagato un servizio dovuto. Questi i fatti che non trovano risposta nella norma che regola il servizio perché nel Decreto del ministero dello sviluppo economico del 1° ottobre 2008 nelle condizioni generali del servizio postale universale all’art.19 non mi sembra ci sia scritto questo e cosi pure nell’art.7 delle condizioni generali del contratto. Faccio ancora notare che il fatto si è già verificato altre volte e qualche settimana fa sempre al venerdì ci è stato lasciato un altro avviso che si poteva ritirare il sabato così come riportato sull’avviso stesso dalle ore 9 alle 12, ma anche qui non è stato possibile perché il sabato l’ufficio non consegna pacchi nonostante sull’avviso in mio possesso ci sia scritto. Pertanto alla luce di quanto sopra saremmo lieti avere spiegazioni che fugano ogni dubbio su un servizio importante che il contribuente paga e non poco”.