Trecate - Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 marzo dispone la distribuzione anticipata del “Fondo di solidarietà comunale” per dare liquidità ai Comuni in un periodo di emergenza; per Trecate significa un totale di 1.241.000 € circa. Le somme verranno corrisposte in due rate: la prima, pari al 66% del totale, arriverà nelle casse comunali entro il mese di maggio, e la restante a ottobre. Il cosiddetto “Fondo di Solidarietà” viene ripartito tutti gli anni tra i Comuni italiani: il suo obiettivo è quello di essere uno strumento di compensazione delle minori entrate tributarie dovute al mancato pagamento di IMU e ICI sulla prima casa. Il decreto di sabato fa sì che i soldi, anziché a luglio come negli anni passati, arrivino a maggio: questo consentirà di avere nelle casse comunali la disponibilità necessaria per garantire il pagamento di servizi e attività svolte dai Comuni nel momento di emergenza sanitaria e sociale attuale.
«Considero questo decreto come un primo passo e mi auguro che i Comuni possano beneficiare di nuove misure finanziarie in breve tempo per poter fronteggiare una situazione davvero difficile che incide in modo considerevole sui bilanci comunali – dichiara il Sindaco Federico Binatti – L’Amministrazione sta lavorando senza sosta dall’inizio dell’emergenza per cercare di risolvere gli innumerevoli problemi quotidiani e garantire i servizi essenziali ai cittadini aiutata dalle associazioni del territorio pur con mille difficoltà. Un lavoro che continuerà finché l’emergenza non finirà: per questo abbiamo bisogno di liquidità e ci aspettiamo ulteriori aiuti da parte del Governo».
«Prosegue senza sosta l’attività amministrativa per dare seguito a quanto stabilito nell’ordinanza n. 658 del 29.03.2020 dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile – prosegue il Sindaco Federico Binatti – Si è svolta questa mattina una riunione per poter approntare misure omogenee per l’individuazione sia dei beneficiari delle cosiddette “misure urgenti di solidarietà alimentare” sia degli esercizi commerciali nei quali potranno essere utilizzati i buoni spesa». L’organizzazione delle modalità di distribuzione dei contributi di solidarietà alimentare è in capo ai Comuni che «stanno pianificando l’iter per poter accogliere le domande dei cittadini più bisognosi e poter quindi soddisfare le loro necessità essenziali purtroppo acuite dal grave periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo - spiega il primo cittadino – Capisco l’urgenza dei nostri concittadini e assicuro che stiamo facendo tutto il possibile per sveltire il procedimento e per aiutare i nuclei più in difficoltà in questo momento».