Trecate - Francesco Mercuri ha 26 anni. Suo padre è Gianfranco, titolare della Pasticceria Calabrò in via XX Settembre. Da un po’ di tempo non lo si vede in giro. “Sei tutto abbronzato, mannaggia, ma dove sei finito?” gli domando. Risposta: “Per forza, sono quattro anni che vivo e lavoro in Australia!”. Comincia quindi a raccontare la sua vita dall’altra parte nel mondo, per la precisione ad Exmouth nella costa occidentale del ‘Paese dei canguri’. “Sono andato per la prima volta in Australia quando avevo 19 anni; ci sono tornato a 22 e da allora non mi sono più mosso. Dopo essermi diplomato all’Alberghiero Ravizza di Novara dovevo decidere che cosa fare; visto che le prospettive qui in Italia non erano delle migliori, spinto anche dalla mia famiglia che aveva dei contatti da quelle parti, ho preso l’aereo e sono arrivato a Perth. Col classico furgoncino ho cominciato a girare e prima ho lavorato come bracciante (raccoglievo mango e banane); poi ho trovato impiego per quello che so fare: cucinare. Sono infatti cuoco al Pinocchio, prestigioso e premiato ristorante di Exmouth, località nei pressi del Tropico del Capricorno, dove oggi ci sono 40°, fa sempre caldo ed è estate tutto l’anno. La ‘paga’ è settimanale ed è decisamente più alta che in Italia; basti pensare che un cameriere senza specializzazione prende 19 euro l’ora circa. Lavoro dalle 15.30 alle 22, non prima e mai dopo. Vivo in una sontuosa villa insieme ad altre quattro persone (un altro italiano, un australiano e una coppia di inglesi), ciascuno nella propria stanza. Se hai uno ‘sponsor’ che garantisce per te puoi rimanere in Australia; l’importante è che quando arrivi dimostri di avere un conto in banca in attivo e i soldi per il biglietto d’aereo di ritorno. Non sono assolutamente pentito di questa scelta ed altri amici da Trecate mi hanno raggiunto... Lì abbiamo portato il meglio della cucina ‘Made in Italy’, ma soprattutto abbiamo un lavoro che ci dà dignità e tempo per noi stessi”. Mentre racconta e sfoglia le foto nel suo profilo su Facebook provo un senso di sana, ma vera, invidia...
Gianmaria Balboni