Novara - A Galliate una famiglia su tre possiede un gatto ma il fatto accaduto a una ragazza e ai suoi figli ha veramente dell’incredibile. "Quando al Comando delle Guardie Ecozoofile dell’Associazione ANPANA Novara è giunta la richiesta di intervento da parte dei Vigili del Fuoco, pareva uno scherzo- afferma Ragusa Francesco responsabile Provinciale delle Guardie- una ragazza in stato interessante e con due bambini piccoli è stata costretta a rifugiarsi nel giardino condominiale per salvare la sua famiglia dall’aggressione feroce della sua gatta!"
Lo scenario che si è presentato all’arrivo degli Agenti dell’A.N.P.A.N.A è inverosimile e tutti i vicini di casa avevano fatto cerchio intorno alla famiglia: la donna presenta sulle mani, braccia e caviglie, numerose e profonde ferite causate dai graffi della propria gatta di nome “Tigre” di anni 2 dopo una lotta vis a vis durata pochi minuti; il suo convivente, lasciato il luogo di lavoro, rientrato con urgenza è illeso ma spaventato; i 2 figli di giovane età sono impauriti e preoccupati. "Il nostro primario interessamento è stato quello di convincere la donna,al secondo mese di gravidanza, a presentarsi al pronto soccorso per le medicazioni alle ferite– racconta Emanuela Zonca Guardia Ecozoofila intervenuta sul posto- successivamente ci siamo recati all’interno dell’appartamento accompagnati dai vicini di casa, che allertati dalle urla erano intervenuti costringendo a fatica la gatta a mollare la presa e a scappare nella zona notte". Continua Zonca: "Nonostante la porta dell’anticamera fosse ben chiusa, la gatta, con forza continuava ripetutamente a graffiare, soffiare e sbattere contro la porta e le pareti. Si è cercato di capire cosa avesse potuto scatenare la furia di “Tigre” che da due anni, fino alla notte precedente ha sempre dormito nel letto con i bambini e giocato con loro". Forse la causa scatenante di tanta aggressività è da attribuire al trasloco avvenuto qualche settimana prima oppure a una bacinella contenente i panni bagnati che la donna si apprestava a stendere, che accidentalmente è caduta a terra. Da quel momento il felino ha incominciato a scatenarsi. I primi tentativi fatti dalle Guardie, di inserire una rete da un piccolo spiraglio della porta aperta per poi capovolgerla sulla gatta per catturarla non sono andati a buon fine. Richiesto anche l’intervento del Medico Veterinario del Servizio Sanità Animale dell'ASL NO per una eventuale sedazione; giunto sul posto con l’operatore del canile sanitario. "Anche per loro quasi impossibile espugnare il territorio dominato da “Tigre” - spiegaRagusa - ho messo a diposizione una gabbia, il retino e dei guanti per i rapaci e dopo alcuni tentativi la gatta è stata intrappolata senza l’ausilio di sedativi e trasportata presso una clinica veterinaria sotto osservazione".
Il nome “ Tigre” dato alla gatta dalla famiglia si è rivelato un presagio del futuro. Si spera che presto possa trovare il giusto equilibrio e la serenità che merita con le dovute cure e cautele.