Share |

I CASCHI BLU DI BELLINZAGO SEMPRE PIU’ IMPEGANTI IN LIBANO

Intanto si registra un cambio della guarda al comando del contingente italiano impegnato nell'operazione di pace a Shama

Bellinzago Novarese - Shama (Libano) - Continua l’attività del contingente italiano in Libano a favore della popolazione locale con alcune iniziative didattico-ricreative che consentono una sempre maggiore interazione tra i militari italiani e la popolazione libanese. A Tibnin il Gruppo Supporto Aderenza dei caschi blu  ha concluso un corso di twiriling che ha coinvolto oltre 20 bambine della municipalità. L’attività è stata organizzata in collaborazione con il centro culturale di Tibnin, che in passato ha ospitato il quartier generale italiano, al quale al termine dell’attività sono state donate tutte le attrezzature utilizzate durante il corso per le future attività dal centro. Nel comune di Ayta Ash Sha’b è stato, invece, organizzata una partita di calcio tra una rappresentanza militare italiana e la squadra locale che ha coinvolto tutta la comunità e molto apprezzata dalle autorità locali. Alle attività ha partecipato, in rappresentanza del comandante del Sector West di Unifil, il colonnello Mario Stefano Riva comandante del reggimento Gestione Aree di Transito di Bellinzago Novarese che, in Libano, costituisce proprio il Gruppo Supporto Aderenza. Il reggimento novarese ha svolto dall’inizio del mandato numerose attività in supporto del contingente italiano e anche della popolazione locale, distribuendo molti aiuti umanitari forniti da aziende ed associazioni italiane proprio per la popolazione del sud Libano. L’attuale missione è a guida Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” al suo quinto mandato nella terra dei cedri. I militari italiani, guidati dal generale Ugo Cillo, sono al comando del Sector West di Unifil che comprende anche i contingenti di: Armenia, Brunei, Estonia, Finlandia, Ghana, Corea del Sud, Irlanda, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania.

Intanto proprio questa mattina nella base di Shama, sede del quartier generale dei caschi blu italiani in Libano, hanno avuto luogo le cerimonie di avvicendamento alla guida del Combat Support Battalion e della Sector Mobile Reserve del Sector West. Il tenente colonnello Ivano Borserini è subentrato al pari grado Giuseppe Annecca mentre, il capitano Salvatore Galasso è subentrato al capitano Aurelio Murianni. Il passaggio di responsabilità di queste due importanti componenti è avvenuto alla presenza del comandante del Sector West di Unifil generale Ugo Cillo. Il battaglione di supporto delle unità operative (Combat Support Battalion) garantisce al settore ovest le unità tecnico-speciliastiche fornite: dal 3° reggimento genio guastatori di Udine, del 7° reggimento trasmissioni di Sacile, il reparto comando e supporti tattici “Pozzuolo del Friuli” di Gorizia, del 7° reggimento NBC di Civitavecchia e dal 33° reggimento trasmissioni di Treviso nonché, assetti cinofili del centro militare veterinario di Grosseto. Al suo interno anche una compagnia armena con compiti di force protection. La Sector Mobile Reserve, alle dirette dipendenze del generale comandante, è affidata allo squadrone del Reggimento Genova Cavalleria (4°) di Palmanova. Il generale Cillo, ha ringraziato i militari per il lavoro svolto nel corso del mandato e sottolineato l’importanza che gli assetti ricoprono per l’intero settore di responsabilità. Presenti alla cerimonia anche la dottoressa Simona De Martino, primo consigliere dell’ambasciatore d’Italia in Libano, il generale Pierluigi Monteduro, addetto militare in Libano e il console onorario d’Italia a Tiro, Ahmad Seklaoui. L’attuale missione in Libano è a guida brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”. I militari italiani da dieci anni operano per l’applicazione della risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.