Trecate - Riceviamo e pubblichiamo: "La FNP Cisl (federazione nazionale pensionati Cisl) di Trecate comunica di aderire – condividendone gli obiettivi – al comitato promotore costituitosi a Trecate contro la chiusura della Casa di Riposo Comunale di via F.lli Russi e di impegnarsi nella raccolta firme a sostegno di una petizione per il mantenimento della struttura. Di ritenere necessaria e di fondamentale importanza per la nostra città anche la prevista nuova struttura consortile. Di ritenere indispensabile il superamento delle varie questioni di responsabilità riguardo la Casa di Riposo di via F.lli Russi emerse tra l’attuale Giunta e la precedente; esse vanno superate in nome dell’interesse comune per il bene della città. Propone di mantenere aperta – in un’ottica di complementarietà con la nuova struttura consortile – la casa di riposo comunale. Essa potrebbe infatti essere dedicata in particolare agli anziani autosufficienti, ai diurni, ai dimessi dalle strutture ospedaliere, visto la sua felice posizione: l’ubicazione centrale, consentirebbe infatti la perfetta integrazione con la comunità".
Sempre su questo argomento ecco un nuovo comunicato da parte di Sergio Amidani, portavoce del comitato per la raccolta firme contro la chiusura della casa di riposo comunale: "Il tempo disponibile per salvare la casa di riposo si sta drasticamente riducendo. Già raccolte almeno 1500 firme, un numero che non ci saremmo aspettati in così poco tempo e che ci ha consentito, mercoledì scorso, di chiedere formalmente un incontro con il sindaco, non solo per formalizzargli le richieste sottoscritte dai cittadini ma anche per provare ad ipotizzare assieme una serie di azioni concrete. Purtroppo, ad oggi, non abbiamo ancora avuto alcuna risposta e, siccome siamo testardamente ottimisti, vogliamo credere che si stia prendendo del tempo per formularci a sua volta qualche proposta alternativa alla chiusura. Diversamente, come dovremmo interpretare tanto disinteresse per 1500 cittadini da parte di un sindaco che ha condotto la campagna elettorale all’insegna del motto “io ci sono sempre” e che, come prima azione concreta del suo mandato, ha aperto il suo ufficio a chiunque volesse parlare con lui? Nel frattempo ci ha fatto sapere, tramite il suo vice, che “le firme sono inutili” adducendo il solito ritornello delle “carte” che non lascerebbero spazi di manovra! Ma “le carte” le abbiamo studiate anche noi e siamo convinti del contrario, se avesse la bontà di ascoltarci, forse se ne convincerebbe anche lui! Inutile è fingere di non sentire la voce dei cittadini! Inutile è perdere tempo! Inutile è sperare che la raccolta firme possa terminare senza risposte concrete! Inutile è sfuggire alle proprie responsabilità!"