Trecate - Grazie a una recente clamorosa sentenza della Corte Costituzionale del 31 maggio 2022, ai nuovi nati sarà possibile attribuire sia il cognome del padre che quello della madre, o il doppio cognome. La pronuncia della Corte ha allineato l'Italia a quei Paesi dove il bimbo assume il cognome di entrambi i genitori. Cosa dice la legge oggi? Secondo il Codice Civile il cognome del neonato è quello del marito della partoriente, in caso di matrimonio, in virtù della presunzione di paternità prevista dall'articolo 231. In assenza di matrimonio, invece, il figlio assume il cognome del genitore che per primo lo ha riconosciuto. Se il riconoscimento è stato effettuato contemporaneamente da entrambi i genitori, il figlio assume il cognome del solo padre. Perché allora due cognomi? Il cambio di rotta è arrivato il 29 aprile 2022 quando la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità di tutte quelle norme che prevedono l'automatica attribuzione del solo cognome paterno con riferimento ai figli nati sia dentro che fuori dal matrimonio o ai figli adottivi. Nella ricostruzione dei Giudici il cognome del solo padre appare discriminatorio nei confronti delle donne, ma anche lesivo dell'identità del figlio. Inoltre, in nome del principio di eguaglianza e nell'interesse del figlio, entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell'identità personale. Viene dunque cancellato l'automatismo nell'attribuzione del cognome patermo e la nuova regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori, nell'ordine da loro concordato, a meno che essi non decidano, sempre di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. La stessa Corte Costituzionale si era già pronunciata sulla vicenda nel 2016 con una sentenza storica, che apriva la possibilità di attribuire il nome della madre, sempre però che vi fosse l'accordo tra i genitori e solo per il caso dei figli nati all'interno del matrimonio. La nuova pronuncia del 2022 va oltre, perché si estende anche ai figli nati fuori dal matrimonio. Si attende adesso che il Parlamento recepisca i contenuti della sentenza, sintetizzandole in un unico testo da far approvare in Aula Parlamentare al più presto e, approvando una legge, per risolvere definitivamente i nodi del doppio cognome.
dott. Vincenzo Guarino