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Il parroco di Trecate e le Messe ai funerali

Riportiamo quanto scritto integralmente da don Ettore sul Bollettino parrocchiale in riferimento alle funzioni religiose nel momento dell'estremo saluto

Trecate - Riportiamo integralmente quanto scritto dal parroco di Trecate, don Ettore Maddalena, sul Bollettino Trecatese riguardo al tema delle funzioni religiose in occasione di un funerale.

"Funerali senza Messa? No, la Messa è celebrata nel Giorno del Signore, cioè la Domenica, alle ore 18 insieme a tutta la comunità radunata. Perché questa scelta? I funerali nella nostra Parrocchia sono molti, oltre 200 l’anno, a volte capitava di dover celebrare diverse Messe, insieme a quelle d’orario, in un’unica giornata. Non era certo una fatica fisica, ma il celebrante rischiava di sentirsi un funzionario perdendo il giusto raccoglimento e concentrazione: lo dico per esperienza personale… La Messa ha un suo “canovaccio” preciso che non può essere alterato e quindi lo spazio per un po’ di riflessione sul senso cristiano della morte deve essere ridotto all’essenziale. Celebrando la Parola di Dio seguita dalle Esequie c’è maggior possibilità di parlare e spiegare il Vangelo. Inoltre i partecipanti all’Eucarestia spesso sono silenziosi “come il morto”, senza pregare a voce alta o lasciarsi coinvolgere nella celebrazione… E poi C’è il problema della comunione, alcuni si accostano al sacramento senza le disposizioni giuste, si confonde la Comunione come un gesto di dovute condoglianze o l’occasione per salire all’altare e così accarezzare la bara, magari fermandosi dai parenti per salutarli. Gesti buoni in sè, ma fuori luogo, dato che il protagonista della celebrazione non è né il morto né la sua famiglia: è Gesù risorto, è a Lui che tutta la nostra preghiera di suffragio si rivolge. Infine molti dei presenti lo sono per ragioni di rispetto, solidarietà, amicizia, senza però conoscere i ritmi ed i gesti della preghiera. Ho notato invece che alla Messa della domenica successiva al funerale sono presenti i parenti stretti e gli amici più cari, motivati alla partecipazione attiva. Si accorgono che c’è tutta una comunità che canta prega e ricorda i loro congiunti tornati alla casa del Padre. L’esperimento pastorale è cominciato con l’assenso del Vescovo e presumo diventerà lo stile celebrativo di altre grandi parrocchie della nostra Diocesi. La Parola di Dio che proclamiamo durante le Esequie può diventare aiuto per riaccendere la nostra fede e riscaldare la nostra vita con la speranza; l’Eucarestia celebrata la domenica sera con tutta la Comunità deve diventare la nostra certezza nella Risurrezione".